Roma, quartiere a luci rosse? “L’importante era aprire il dibattito”
17/02/2015 di Tommaso Caldarelli
Roma, un quartiere a luci rosse? “La questione è stata estremamente semplificata, non ho mai proposto nulla del genere anche perché è illegale; ma grazie alle prese di posizione sul tema emerse negli ultimi giorni il tema ha acquisito una rilevanza nazionale tanto che il Parlamento è riuscito a calendarizzare un disegno di legge che torni sulla normativa Merlin che vieta l’esercizio della prostituzione”. Questo, in estrema sintesi, il pensiero del presidente del Municipio Roma Eur, Andrea Santoro del Pd, che ha indirizzato ai suoi concittadini una lettera convocandoli in municipio per questo giovedì alle 15 per una seduta del Parlamentino municipale che si occuperà del tema.
ROMA, QUARTIERE A LUCI ROSSE? “NUOVA LEGGE CALENDARIZZATA” – “Non ho mai detto di voler creare quartieri a luci rosse. Non appartiene alla mia cultura, non si può fare perché sarebbe illegale. La trovo, permettetemi, una forzatura”, dice Santoro nella lettera aperta pubblicata nella sua pagina istituzionale. Regolamentare la prostituzione non è competenza di un’amministrazione municipale, ma “in quattro giorni, affrontando in maniera convinta questo argomento, si è riusciti a fare più di quanto non si è fatto in 15 anni: è stata calendarizzata al Senato una nuova legge sulla prostituzione, è stato rifinanziato il progetto per le vittime di tratta, è partito un controllo più efficace delle forze dell’ordine sul territorio che ha già dato i primi risultati, abbiamo riattivato azioni per il decoro urbano e a breve inizieranno i corsi di educazione sentimentale nelle scuole”. Un’attività di, come si suol dire, impostazione dell’agenda del dibattito pubblico che sembra aver sortito i suoi effetti, se è vero che il tema è stato al centro della discussione nazionale per almeno una settimana.
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LA SEDUTA DEL MUNICIPIO – Il presidente del IX Municipio ha invitato la cittadinanza alla seduta del Parlamento Municipale nel quale verranno illustrati i provvedimenti che l’amministrazione, nell’ambito delle sue competenze, intende prendere; si tratta “5 proposte che possono essere attivate fin da subito, nel rispetto della legge, e che possono fare i Municipi e gli enti locali in generale in attesa che il Parlamento decida di approvare una nuova legge che superi la legge Merlin”. Sono i cardini del cosiddetto “Progetto Roxanne”.
Non arrenderci alla criminalità. Non arrenderci, mai, all’illegalità. Come? Così:
1-vietando la prostituzione dove ci sono abitazioni, scuole, parchi gioco;
2-multando fino a 500 euro i clienti delle prostitute che non rispettano questo divieto;
3-attivando da subito gli operatori delle unità di strada per strappare dallo sfruttamento ogni donna vittima di tratta;
4-coordinando la presenza delle forze dell’ordine e la Polizia Locale per un controllo del territorio più efficace;
5-attivando giornate di educazione sentimentale, affettiva e al rispetto del corpo della donna nelle scuole.
Secondo l’opposizione in consiglio Municipale, le proposte del Presidente Pd sarebbero tuttavia in ogni caso “contro la legge, contro i cittadini, contro il buon senso”.
“Giovedì finalmente discuteremo in municipio delle proposte del presidente Santoro”, ci dice al telefono Massimiliano de Juliis, vicepresidente del IX Municipio per Forza Italia: “Da quattro mesi noi avevamo chiesto questo consiglio straordinario, nel frattempo il presidente Santoro ha parlato solo con la stampa. Poi nell’ultima conferenza dei capigruppo il presidente e la maggioranza si sono degnati, finalmente, di calendarizzare una discussione istituzionale sul tema. E’ merito dell’opposizione se giovedì il tema sarà affrontato finalmente nelle sedi proprie”.