Roma, lo striscione contro James Pallotta a Trigoria e l’incapacità di dire basta
14/04/2015 di Maghdi Abo Abia
La curva della Roma (o almeno una sua parte) ha risposto al presidente James Pallotta che ai microfoni di Roma Radio, parlando degli striscioni contro Antonella Leardi, madre di Ciro Esposito, aveva definito gli autori degli stessi «fucking idiots», letteralmente «fottuti idioti». E la risposta non è stata proprio delicata. Questa la traduzione letterale, invero un po’ sgrammaticata: «Questo fottuto idiota ti pagherà, stronzo!».
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UN ATTACCO FRONTALE DIVENTATO UN BOOMERANG –
Probabilmente l’intenzione degli autori, non proprio preparatissimi in inglese, era quella di dire al Presidente della Roma che aveva insultato coloro che sostengono attivamente la squadra. Ma James Pallotta non ha fatto altro che ribadire la propria posizione nei confronti di parte della tifoseria che aveva ironizzato su Antonella Leardi accusata di lucrare sulla morte del figlio, ucciso ormai quasi un anno fa prima della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina.
NON SAREBBE IL CASO DI FERMARSI E DIRE BASTA?
E dire che le parole di Pallotta hanno rafforzato la posizione della società che ha scelto di non presentare ricorso contro la squalifica per una giornata dell’intero settore proprio a causa di quegli striscioni. Evidentemente il messaggio non sembrava ancora chiaro ed è arrivato questo oltraggio al Presidente. Segno di una situazione molto difficile per chi, dalle parti di Trigoria, deve gestire i rapporti con la tifoseria. Non è certo con questi striscioni che si aiuta la Roma e il suo nome. Sbagliare – si è soliti dire – è umano. Perseverare è diabolico.