Roma: tassista manda all’ospedale padre di un ragazzo Down per un parcheggio
03/04/2015 di Redazione
Roma, un tassista ha mandato all’ospedale il padre di un ragazzo affetto dalla sindrome di Down: il 60enne era colpevole di aver parcheggiato sul posteggio riservato ai Taxi in via Barberini per entrare al volo nella farmacia, lasciando il figlio in automobile. Un tassista lo ha aggredito, lo ha ridotto praticamente in fin di vita: ora è in ospedale, terapia intensiva e prognosi riservata.
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IL TASSISTA CHE MASSACRA IL GENITORE DI UN RAGAZZO DOWN
La storia è raccontata dal Messaggero nella Cronaca di Roma.
«Papà, papà», il giovane nella macchina ferma davanti alla farmacia di piazza Barberini chiama il padre, piange e si dispera, batte i pugni sul vetro del finestrino per chiedere aiuto. Un tassista sta picchiando suo padre che è appena sceso dall’auto, gli sta gridando che lì non può stare, quello è il posteggio dei taxi. Il giovane vorrebbe uscire dall’auto ma non può, perché oggi sta peggio del solito, la sua malattia è più cattiva di sempre. Lancia un urlo, il padre, Antonio Cavallaro, 64 anni, è disteso per terra, il tassista che gli ha fatto del male è scappato. Davanti alla farmacia arriva gente, i testimoni chiamano l’ambulanza, Antonio Cavallaro ha un solo pensiero, avvisare la famiglia, perché se non arriva qualcuno lui non si farà portare in ospedale, non può lasciare il figlio da solo, non è in grado di badare a se stesso
Il ragazzo ha la sindrome di Down e rimane impotente a vedere il padre massacrato da un tassista in pieno centro di Roma. Il padre aveva fretta di entrare in farmacia e chiede ai tassisti di appoggiare un secondo la macchina nel parcheggio a loro riservato. Uno di loro non sembra molto contento dell’idea.
Non sa dove lasciare la macchina, chiede ai tassisti in fila al posteggio se può fermarsi un attimo, il tempo di comprare la medicina. I tassisti gli dicono di sì, tutti meno uno, un quarantenne, che scende dal taxi e incomincia ad urlare contro l’uomo. Antonio Cavallaro è a un passo dalla farmacia, vuole solo entrare e prendere la medicina per il figlio, ma il tassista lo aggredisce. L’uomo cade, si spezza la gamba e si frattura una mascella. Operato d’urgenza al San Giovanni, ieri pomeriggio le sue condizioni si sono aggravate, è subentrata una crisi cardiocircolatoria ed è ricoverato in terapia intensiva.
Il tassista è stato già individuato dagli agenti del commissariato Castro Pretorio grazie ai numeri della targa e alle telecamere di sorveglianza.
In ospedale Giuseppe, l’altro figlio di Antonio Cavallaro accarezza il fratello e gli sussurra con dolcezza di non piangere, «papà guarisce presto», gli dice. Ma anche il suo cuore è pieno di angoscia: «Ho parlato con mio padre prima dell’intervento – dice – mi ha raccontato che il tassista era furibondo perché aveva parcheggiato al posteggio davanti alla farmacia, lui era terrorizzato e non ha reagito, prego solo Dio che mio padre non abbia altre complicazioni».