La Russia mette al bando le fondazioni di George Soros

La Russia ha deciso di bandire dal proprio territorio le Ong che fanno capo a George Soros ritenendole una minaccia alla sicurezza nazionale. Inoltre Mosca ha deciso di applicare una nuova legge che permette di eliminare dal Paese le organizzazioni che rappresentano una sicurezza per il Paese. Questa legge è entrata in vigore secondo Liberation a partire dallo scorso luglio.

Russia George Soros
Ansa/Wiktor Dabkowski/picture alliance

RUSSIA E GEORGE SOROS, LA DECISIONE DI MOSCA

Secondo la nuova legge voluta dalla Duma, le organizzazioni non governative che risultano essere “pericolose” per il Paese potrebbero essere espulse, gli uffici chiusi e i fondi congelati. I loro responsabili incriminati con pene anche detentive fino a sei anni. Tra le fondazioni incriminate c’è anche la “Open Society” di George Soros, nata negli anni ’90 per facilitare la realizzazione di una società post-comunista. Secondo le autorità russe l’organismo avrebbe finanziato le rivoluzioni in Ucraina e Georgia. A peggiorare le cose la richiesta di George Soros di rafforzare le sanzioni alla Russia per il suo ruolo nella guerra in Ucraina.

 

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RUSSIA E GEORGE SOROS, LE CRITICHE DELLE ALTRE ASSOCIAZIONI

La scelta del governo russo contro George Soros è stata stigmatizzata da un gruppo di associazioni tra cui Humans Rights Watch perché la “Open Society” ha fornito numerose borse di studio accusando le autorità di voler “soffocare il dibattito” nella società russa. (Photocredit copertina Ansa/Wiktor Dabkowski/picture alliance)

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