Salvataggio Mps, il costo sale a 8,8 miliardi. La Germania frena
27/12/2016 di Andrea Mollica
Il salvataggio di Monte dei Paschi di Siena costerà più caro del previsto. La Bce ha informato i vertici Mps che per realizzare la ricapitalizzazione precauzionale prevista dal Governo Gentiloni serviranno 8,8 miliardi di euro, invece dei 5 indicati dal precedente piano approvato dal Board e fallito sul mercato.
SALVATAGGIO MPS, QUANTO COSTA
Il Mps ha diffuso in tarda serata un comunicato in cui ha informato di aver ricevuto due lettere della Bce che hanno modificato il quadro finanziario del suo salvataggio. L’organismo di vigilanza ha evidenziato come per Mps si potrà procedere alla ricapitalizzazione precauzionale, ma il deterioramento della solvibilità e della liquidità dell’istituto rendono necessario un maggior impegno finanziario per la sua ricapitalizzazione. Visto che negli stress test della Bce il CET1, il rapporto tra il capitale ordinario di una banca con le sue attività ponderate per il rischio, è stato rilevato a meno 2,44% servono 8,8 miliardi per raggiungere la soglia minima dell’8%.
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SALVATAGGIO MPS, COSA SUCCEDE ORA
La Bce ha rimarcato inoltre il grave deterioramento della liquidità di Mps. Benché solvibilità e liquidità siano due parametri diversi, la drastica riduzione della capacità di compensazione (counterbalancing capacity,per affrontare i fabbisogni di liquidità), da 14,6 a 8,1 miliardi di euro, e della liquidità netta a 1 mese da 12,1 a 7,7 miliardi di euro spingono a una ricapitalizzazione precauzionale più costosa. Il Financial Times rimarca come l’aumento a 8,8 miliardi di euro dell’intervento per il Mps crei un problema per il Governo Gentiloni. Il decreto Salva-risparmio aveva messo a disposizione un massimo di 20 miliardi di euro per gli interventi pubblici in aiuto alle banche: un maggior sforzo per Mps riduce lo spazio finanziario per gli altri istituti.
SALVATAGGIO MPS, LA TUTELA DEGLI OBBLIGAZIONISTI SUBORDINATI
Nel decreto sulle misure urgenti per la tutela del risparmio il Governo aveva predisposto uno schema per tutelare gli obbligazionisti subordinati di Mps. La ricapitalizzazione precauzionale penalizza solo chi ha questi titoli di debito, oltre agli azionisti, a differenza del bail-in, che invece impone perdite anche agli obbligazionisti senior e ai depositanti oltre i 100 mila euro per ricostituire il capitale di una banca da risolvere. Sul Foglio un articolo di Mario Sechi evidenzia come la tutela degli obbligazionisti subordinati di Mps sia eccessiva, visto che si tratta di famiglie con ricchezza ben superiore alla media nazionale.
Il 5,4% della popolazione italiana che possiede obbligazioni bancarie è pari a 1,4 milioni di persone che in media hanno 34.468 euro investiti in titoli di quel tipo. Riepiloghiamo: l’obbligazionista bancario (subordinato o non) non ha esattamente il profilo di un frequentatore potenziale della Caritas.
SALVATAGGIO MPS, IL FRENO DELLA GERMANIA
In Germania il salvataggio di Monte dei Paschi di Siena sta suscitando più di una perplessità. La stampa tedesca ha utilizzato toni severi, riecheggiati parzialmente nelle dichiarazioni di Jens Weidmann. Il presidente della Bundesbank ha spiegato in un’intervista a Bild Zeitung come i soldi pubblici non potranno esser utilizzati per coprire perdite che sono già previste, e dovranno essere destinati a istituti sani a livelli core. Solo così potrà essere evitato il bail-in, il principio dei salvataggi a carica degli azionisti e degli investitori privati invece che in carico ai contribuenti, cardine della nuova normativa comunitaria.