Festa di San Valentino: il doodle che ti fa innamorare
14/02/2014 di Valentina Spotti
La festa di San Valentino diventa un doodle interattivo che omaggia una delle tradizioni tipiche della festa degli innamorati: regalare al proprio amore una scatola di cioccolatini. Per gli utenti italiani il doodle di San Valentino non è finalmente visibile: ma fino a poco fa al suo posto c’era la schermata classica di Google Italia.
FESTA DI SAN VALENTINO: CIOCCOLATINI VIRTUALI – Big G. corre in aiuto di tutti gli innamorati del mondo con una scatola di cioccolatini virtuali, da preparare su misura dei gusti del proprio amato/a, scegliendo tra vari ingredienti (tra i quali fanno capolino anche un’insolita formichina e del sale, perché del resto l’amore non è bello se non è litigarello, no?)
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FESTA DI SAN VALENTINO: LA SCATOLA A FORMA DI CUORE – Una volta decisi tutti gli ingredienti, i cioccolatini finiscono un una scatola, rigorosamente a forma di cuore, che può essere inviata tramite un link personalizzato. Chi la riceve può virtualmente gustarsi una pausa piena di dolcezza.
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FESTA DI SAN VALENTINO: GOOGLE ALLARGA LA COLLEZIONE – Gli utenti italiani dovranno accontentarsi di inviare al proprio innamorato il video, oppure regalare personalmente dolcetti di zucchero e cioccolato, che verranno sicuramente apprezzati. Da sedici anni, nelle ricorrenze speciali, Google cambia il proprio logo con un «doodle» a tema. Tutto è nato nell’agosto del 1998, quando Larry Page e Sergey Brin realizzarono un doodle per celebrare il festival del Burning Man. Da allora, Big G. ha assoldato un piccolo esercito di dieci creativi e ingegneri che lavorano a pieno ritmo per realizzare i doodle che, hanno già superato quota duemila. Al doodle di San Valentino ha collaborato anche Ira Glass, una della voci radiofoniche più popolari degli Stati Uniti.
FESTA DI SAN VALENTINO: LE ORIGINI DEL MITO – In realtà la festa di San Valentino nasce molto prima dell’usanza di regalarsi i cioccolatini e, curiosamente, si celebrava ancora prima di chiamarsi in questo modo. Le origini di questo giorno risalgono alla festività romana dei Lupercali, che si celebrava in febbraio, il mese della purificazione e culmine dell’inverno: un periodo temuto dagli allevatori a causa delle scorribande dei lupi che, in cerca di cibo, avrebbero potuto attaccare con più facilità le greggi. Eppure, secondo una leggenda narrata dal poeta latino Ovidio, le origini dei Lupercali sarebbero ancora più profonde, legate ai primi anni della storia di Roma quando, a causa di un periodo di insolita sterilità delle donne, queste chiesero aiuto a Giunone, dea del matrimonio. La risposta della dea, così come fu inizialmente interpretata, causò non poco sgomento nelle donne: esse avrebbero dovuto concedersi a un caprone. L’oracolo, invece stabilì che il volere della dea fosse quello di vedere le donne macchiate del sangue del caprone. Così fu e le donne tornarono a concepire. Una festa legata alla fertilità, quindi, che si è poi trasmessa nei secoli legata a nuovi riti.
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FESTA DI SAN VALENTINO: IL SANTO PATRONO DEGLI INNAMORATI – Con la diffusione del cristianesimo, poi la festa dei Lupercali viene sostituita dalle celebrazioni legate a Valentino da Terni, martire e vescovo dell’omonima città umbra che, secondo la leggenda avrebbe riconciliato una coppia di giovani fidanzati mettendo una rosa nelle loro mani – da qui la tradizione di regalare le rose a San Valentino – o, forse, facendo alzare in volo alcune coppie di piccioni che amoreggiavano sospinti dai primissimi tepori primaverili. Ma le leggende su San Valentino patrono degli innamorati non finiscono qui: perché pare che il santo fosse addirittura riuscito a far coronare il sogno d’amore tra una fanciulla cristiana e un giovane romano. I due sarebbero stati uniti in matrimonio all’ultimo momento, prima che lei morisse a causa di una malattia, portando con sé nella morte anche l’amato. Verità o leggende, del vescovo Valentino si sa per certo che fu martirizzato il 14 febbraio del 273 d.C. e, più due secoli più tardi, l’allora pontefice Gelasio I, ne istituiva la festa.
FESTA DI SAN VALENTINO: FIORI, CARTOLINE E CIOCCOLATINI – La tradizione tutta anglosassone di inviare cartoline d’amore nel giorno di San Valentino arriva soltanto a metà dell’Ottocento, quando gli innamorati inglesi cominciano a spedirsi «valentines» cartoline a forma di cuore ornate da colombe o dall’immagine di Cupido. Spesso queste cartoline erano anonime e chi le riceveva poteva concedersi qualche sogno romantico fantasticando sull’identità dell’innamorato segreto. La commercializzazione della festa di San Valentino era appena iniziata e oggi questa festa è un business miliardario fatto di fiori, cioccolatini e regali talvolta costosi dal quale molte coppie scelgono di «dissociarsi» sulla base dell’idea che, per chi si ama davvero, è San Valentino ogni giorno dell’anno.
(Photocredit: Youtube/Google)