Alluvione Beneventano: quando i cittadini agiscono prima dello Stato
20/10/2015 di Stefania Carboni
Esondazione colposa. Per questo motivo è stata aperta una inchiesta sull’alluvione nel Beneventano dove aziende, città e strade sono sotto il fango da giorni. E davanti all’enorme mole di lavoro da fare, l’iniziale mancanza di mezzi e l’allerta in corso i cittadini stanno dando una mano in prima linea, spalando e liberando le strade e coordinandosi via social. «Dal 15 in poi – racconta Claudia, una ragazza di Molinara – abbiamo fatto tutto noi. Io personalmente sono andata a spalare per liberare le case di alcuni amici che hanno perso tutto e devono ricominciare daccapo». Durante le prime ore dell’emergenza i paesi del Taburno, a una trentina di chilometri da Molinara, hanno gestito la situazione nello stesso identico modo.
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ALLUVIONE BENEVENTANO: FAMIGLIE FUORI CASA E PAESI ISOLATI
Mezzo miliardo di euro sono questi i numeri, ancora non ufficiali, di una prima stima dei danni.
ALLUVIONE BENEVENTANO: UNA WEB TV PER INFORMARE –
Per seguire gli aggiornamenti in zona per esempio gli abitanti usano NTR24.tv, una tv web che fornisce informazioni utili e notizie in modo costante.
Circello, un paese devastato dal maltempo. Il sindaco Golia: “Famiglie in difficoltà. Isolati dal resto del Sannio”
Posted by NTR24.tv on Martedì 20 ottobre 2015
ALLUVIONE SANNIO: UNA PAGINA PER COORDINARE –
A Benevento ieri sono arrivate delle unità dell’esercito, alcune (anche se insufficienti) sono state smistate nei diversi comuni. Ma quello che preoccupa più gli abitanti è il danno enorme che hanno subito aziende agricole più piccole dell’ormai celebre pastificio Rummo. Su Facebook la pagina Made in Sannio, rilanciata da Claudia e tanti altri ragazzi, condivide avvisi utili e storie di piccole realtà locali. Come la Cantina Sociale di Solopaca, la Agrisemi, l’oleificio S.o.i.a. (che ha subito un milione di euro di danni) e tante altre. Qui sotto, per esempio, l’appello del Consorzio Tutela Vini Sannio:
«Quando abbiamo gestito la prima emergenza – racconta Claudia – Molinara non aveva mezzi. Con l’alluvione di ieri il fango si è riversato nuovamente sulle strade e i canali, che erano già intasati, si sono intasati di più». Le rete o meglio “fare rete” aiuta ma le istituzioni hanno non poche lacune di coordinamento. Mentre a Benevento è attiva la Caritas diocesana e la Croce Rossa negli altri paesi, spesso isolati, la situazione è drammatica. «Questo è il modo con cui comunichiamo non ci sono altri mezzi. Non c’è arrendevolezza, anzi. Se dobbiamo puntare su qualcuno puntiamo su noi». Sulla pagina “Emergenza Alluvione Sannio – Coordinamento Volontari” rimbalza il video denuncia di un abitante, fuori casa dai primi giorni dell’emergenza e dal pericolo costante di sciacalli pronti ad entrare negli appartamenti disabitati. Benevento, il Sannio sembrano non interessare le prime pagine dei giornali. Per l’emergenza finora sono stati stanziati circa 500 mila euro. «Credo siano insufficienti», spiega Claudia. «Io ho paura per dopo, quando finirà l’emergenza. Temo che resteremo così per anni».
(in copertina foto ANSA/ CESARE ABBATE)