Sanremo 2016: Zero Assoluto – Di me e di te. Testo della canzone
21/01/2016 di Redazione
Zero Assoluto, testo, video e accordi di Di me e di te, brano presentato al festival di Sanremo 2016
Matteo Maffucci racconta così l’avvicinamento al Festival: «Sanremo è quella cosa che certifica la tua professione, come quando ti fanno l’imitazione, cantano le tue canzoni e dove tua madre diventa la tua prima fan (lo è sempre ma in quei giorni potrebbe fare pazzie come tatuarsi, accendersi una sigaretta e giustificare qualsiasi mia stronzata)» – scrive uno dei due componenti degli Zero Assoluto su Vanity Fair – «Credo che partecipare al Festival sia simile a quello che provano i calciatori con la nazionale durante i mondiali. Lo so, c’è chi storcerà il naso, dicendo che sto esagerando, ma vi garantisco che salire su quel palco è paralizzante. Lo dico sorridendo». Per i due ragazzi di Roma è la terza volta sul palco dell’Ariston.
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ZERO ASSOLUTO DI ME E DI TE – Circa il testo e il contenuto del loro brano, Maffucci nicchia: «Al di là della canzone che presenteremo sul palco dell’Ariston (“Di me e Di te”), la poesia è anche tutto quello che si vive oggi, nel mentre, durante il percorso che ti avvicina “alla prima volta”». Insomma, bisognerà attendere ancora qualche giorno per scoprire Di me e di te.
Di me e di te
di T. De Gasperi – A. Filippelli – M. Maffucci – L. Vicini – T. De Gasperi – A. Filippelli – M. Maffucci
Ed. Sony/ATV Music Publishing (Italy)/ EMI Music Publishing Italia/Quarantotto – Milano
Parlami di te e dei tuoi silenzi
Dei tuoi occhi che sono sempre senza sguardi
Parlami per non dimenticare per non avere più timore
Parlami di partecipazione
Ma questa vita ci fa solo che mentire
Parlami perché ti so ascoltare
Anche se poi non so che dire
Di un amore che fa pugni senza guanti
Di ritorni che han sapore di partenze
Di un cuore che ha più stanze di un albergo
Mentre guardo le stelle levarsi nei tuoi cieli
Di sognare i tuoi sguardi ad occhi aperti
Di temporali che ci urlano contro
Di me e di te
E basterebbe solo sporcarci di parole
Leggendoci negli occhi
La paura e l’emozione
Ci siamo persi in una strada tra follia e vita
La follia eri tu
In questa vita che grida e che spinge lontano
Se molli la presa mi scivoli piano
Ma che cosa vuol dire sentirsi insicuri
La teoria degli esclusi e la poesia degli illusi
Occhi chiusi
Di un amore che fa pugni senza guanti
Di ritorni che han sapore di partenze
Di un cuore che ha più stanze di un albergo
Mentre guardo le stelle levarsi nei tuoi cieli
Di sognare i tuoi sguardi ad occhi aperti
Di temporali che ci urlano contro
Di me e di te
Di me e di te
Di me e di te
E tira su gli occhi
Non serve guardare lontano
Parliamoci adesso
Di un amore che fa pugni senza guanti
Di ritorni che han sapore di partenze
Di un cuore che ha più stanze di un albergo
Mentre guardo le stelle… le stelle
Di sognare i tuoi sguardi ad occhi aperti
Di temporali che ci urlano contro
Di me e di te
Di me e di te
Di me e di te
E tira su gli occhi
Non serve guardare lontano
Parliamoci adesso
Di me e di te
Di me e di te
Di me e di te
Di sognare i tuoi sguardi ad occhi aperti
Di temporali che ci urlano contro
Di me e di te
Di me e di te
Di me e di te
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Photocredit copertina Vittorio Zunino Celotto/Getty Images