L’Italia blocca le sanzioni UE contro la Russia
10/12/2015 di Andrea Mollica
Sanzioni Russia
, l’Italia si è contrapposta al rinnovo automatico delle sanzioni. Le misure di penalizzazione economiche inflitte contro la Russia scadranno a fine gennaio 2016, ma il nostro Paese ha chiesto in sede UE di avviare una discussione politica sulle sanzioni prima di rinnovarle.
SANZIONI RUSSIA ITALIA
– L’Italia ha bloccato le sanzioni economiche imposte contro la Russia per costringere Mosca a rispettare gli accordi di Minsk e così porre fine alla guerra ucraina. La decisione del nostro governo è stata presa al COREPER, l’organismo diplomatico dove sono preparati i lavori del Consiglio dell’Unione Europea. Il rappresentante del governo italiano si è schierato contro il rinnovo automatico delle sanzioni, chiedendo una discussione politica su questo tema. Al COREPER era prevista un’approvazione delle restrizioni a specifici scambi commerciali con la Russia senza una discussione, in rispetto all’accordo politico raggiunto a margini del G20 tra i Paesi occidentali. Il rappresentante italiano, su indicazione del governo Renzi, ha però chiesto di non procedere all’approvazione delle sanzioni alla Russia senza un confronto, così che la presidenza lussemburghese ha tolto dall’ordine del giorno questa misura. Il COREPER potrebbe approvare oggi o domani il rinnovo di sei mesi alle restrizioni contro l’economia di Mosca, ma appare più probabile, vista l’iniziativa del governo italiano, una discussione in seno al Consiglio degli Affari Esteri, oppure al prossimo Consiglio europeo. In questo modo la discussione sulla prosecuzione dello scontro diplomatico con la Russia sarebbe portata al massimo livello politico.
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SANZIONI RUSSIA COSA SONO
– A partire da marzo 2014 l’Unione Europea ha promosso una serie di misure restrittive contro la Russia in risposta all’annessione della Crimea, avvenuta in contrasto al diritto internazionale e pienamente rivendicata da Vladimir Putin, e “alla delibera destabilizzazione dell’Ucraina”. In questo modo l’UE definisce il sostegno russo alle forze secessioniste attive nel Donbass, l‘area russofona dell’Ucraina, che a partire dalla primavera 2014 hanno istituito territori governati in autonomia da Kiev, le Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk. Tra le sanzioni contro la Russia ci sono diverse misure diplomatiche, come la sospensione del vertice tra Ue e Russia, i colloqui bilaterali tra i Paesi Membri e Mosca e la decisione di svolgere il G7 invece che il G8. L’UE ha adottato misure restrittive individuali, come il congelamento dei beni e blocco all’ingresso nei suoi Stati Membri, e successivamente all’abbattimento del volo MH17, costato la vita a centinaia di persone, sono state introdotte sanzioni economiche su settori di vasta entità. Le misure restrittive dell’UE misure restrittive limitano l’accesso ai mercati dei capitali primari e secondari dell’UE, impongono un divieto di esportazione e di importazione per quanto riguarda il commercio di armi,, stabiliscono un divieto di esportazione per i beni a duplice uso per impiego militare o per utilizzatori finali militari in Russia e limitano l’accesso russo a determinati servizi e tecnologie sensibili che possono essere utilizzati per la produzione e la prospezione del petrolio.
Photo credit: MIKHAIL KLIMENTYEV/AFP/Getty Images