Sapienza, il dirigente senza laurea a 200mila euro l’anno. Ed è anche sotto processo
23/03/2015 di Redazione
Diventare direttore generale della più grande università d’Italia senza avere in tasca nemmeno una laurea. Ottenere un nuovo contratto di lavoro presso l’ateneo nonostante fosse in pensione e sotto processo per abuso d’ufficio. È la storia del 67enne Carlo Musto D’Amore, originario di Montoro Inferiore, in provincia di Avellino, dominus della Sapienza (assunto per la prima volta nel 2001) che porta a casa ben 200mila euro l’anno, dopo aver ottenuto nel 2013 un impiego quadriennale. Ne parla Emiliano Fittipaldi sull’Espresso:
Al primo piano della palazzina del rettorato a piazzale Aldo Moro si può incontrare anche Carlo Musto D’Amore, un geometra nato 67 anni fa a Montoro Inferiore, vicino ad Avellino, che è riuscito a diventare direttore generale del più grande ateneo del Paese senza uno straccio di laurea, incarico che oggi gli permette di portare a casa circa 200 mila euro l’anno. Già: l’irpino è probabilmente uno dei pochi ‘precari’ italiani che nel 2013 è riuscito a ottenere dalla pubblica amministrazione un nuovo contratto quadriennale nonostante fosse già in pensione, e a dispetto di un processo ancora in corso (in primo grado è stato assolto) per abuso d’ufficio.
Musto D’Amore viene descritto come un potentato nel cui ufficio entrano ed escono presidi e rettori. Nonostante un curriculum assai meno ricco di un docente. Dopo il diploma da geometra, il dirigente della Sapienza è diventato ‘ufficiale rogante’ all’Università Orientale di Napoli, poi ‘ispettore del ministero per svolgere accurate indagini sull’Istituto pareggiato di Magistero di Catania’. Risale al 1989 invece il successo al ‘corso-concorso nazionale per dirigenti universitari’. Sei anni dopo la chiamata alla Federico II di Napoli. Infine il lavoro alla Sapienza.
Continua Fittipaldi sull’Espresso:
Da 14 anni è lui a gestire appalti e gare. A Roma entra nei giri che contano, e nel 2007 la presidenza del Consiglio (al tempo c’era Romano Prodi) lo fa pure nominare Ufficiale della Repubblica.
E manca la parentopoli:
Alla Sapienza ha trovato lavoro anche la figlia di Musto D’Amore, Assunta. Nomen omen: la ragazza, anche lei sprovvista di laurea, a 22 anni ha vinto un concorso alla Seconda Università di Napoli e nel 2009 è stata chiamata alla Sapienza come impiegata («prende 1200 euro nette al mese», spiega l’ufficio stampa dell’ateneo). Assunta fino al 2011 forse avrà incontrato all’università anche suo cugino: il giovane cardiologo Sergio Musto D’Amore si è specializzato proprio a Roma, e non a caso il suo nome compare nella segreteria scientifica di alcuni corsi tenuti dal professor Carlo Gaudio, fratello dell’attuale rettore.
Solo coincidenze?
(Foto di copertina di Vincenzo Livieri da archivio LaPresse)