Madonna ha fatto arrabbiare Sergio Mattarella, ecco quando
29/01/2015 di Valentina Spotti
Sergio Mattarella è il nome ufficialmente proposto da Matteo Renzi per il Colle. E mentre si attende il risultato dell’elezione del presidente della Repubblica si ripercorre il passato dell’ex ministro e giudice costituzionale, tra fatti, dichiarazioni e provvedimenti. Tra questi c’è anche quella volta che Mattarella si unì alla protesta delle autorità religiose, chiedendo la censura della regina del pop: Madonna.
SERGIO MATTARELLA CONTRO MADONNA: «UN’OFFESA AL BUONGUSTO» –
Era il luglio del 1990, Mattarella era ministro della Pubblica Istruzione e Madonna stava per arrivare in Italia per le tappe romane del suo Blond Ambition Tour, partito per promuovere il suo album Like A Prayer. Si trattava di uno show per nulla castigato – divennero famosi, durante questo tour, i body con le coppe del reggiseno a forma di cono – con una Veronica Ciccone supersexy e trasgressiva, già accusata durante le tappe americane di compiere “atti osceni in luogo pubblico”. Pochi giorni prima delle date italiane previste, Don Virgilio Levi, allora responsabile dell’Ufficio di Comunicazioni Sociali del vicariato di Roma, chiese ufficialmente di annullare i concerti di Madonna, giudicandola – come scriveva La Repubblica in un articolo del 6 luglio 1990 – «eretica e irriverente» e la sua musica «blasfema e deviante». Alla crociata si unì anche l’allora ministro Mattarella:
Il ministro della Pubblica Istruzione Sergio Mattarella si schiera con i vescovi e parla di Blond Ambition, l’ultimo show mistico erotico della rockstar italoamericana, come di un’offesa al buongusto e si associa nella loro condanna nei confronti di miss Luisa Veronica Ciccone, colpevole di usare e abusare in scena di simboli ed emblemi religiosi.
LEGGI ANCHE: Come si elegge il Presidente della Repubblica
COME ANDÒ A FINIRE –
Finì che, una volta arrivata in Italia, Madonna scoprì che erano stati venduti soltanto 60.000 biglietti per le date di Roma e Torino. I biglietti erano stati messi in vendita con un certo ritardo e le polemiche avevano fatto la loro parte. La diva indisse una conferenza stampa, lodando l’Italia e dichiarando che sarebbe toccato al pubblico giudicare il suo show, che definì «un viaggio emozionale». Ciononostante, a Roma si tenne solo una delle due date previste.
(Photocredit copertina: LaPresse/Scrobogna e Frank Micelotta/Hulton Archive/Gettyy Images)