Sgombero sala Troisi, Ferrero contro Marino: «Chiudo le sale finché non mi parla»
06/03/2015 di Stefania Carboni
Le undici sale romane del circuito Ferrero rimarranno chiuse in segno di protesta contro «l’abuso del sindaco Marino». Non usa mezzi termini Massimo Ferrero, patron della Sampdoria, riferendosi alla riacquisizione forzosa dell’ex cinema Induno, ora sala Troisi, da parte del Campidoglio. Stamane si sono presentate le forze dell’ordine davanti alla struttura trasteverina. Deve tornare un bene pubblico, sanciscono in Comune. Era in corso un contenzioso e «il cinema è rimasto chiuso troppo tempo senza che venisse ottemperata la convenzione col Campidoglio», sottolineano nella delibera. La struttura potrebbe esser destinata ai ragazzi del Cinema America Occupato che, sostenuti da diversi cineasti, stanno portando avanti le loro lotte per preservare un altro storico immobile del quartiere. Così il presidente del circuito (e presidente Anec Lazio), Giorgio Ferrero ha proclamato lo sciopero a Roma delle sale del circuito: fino a che Marino non si degnerà di contattare il Gruppo.
EX INDUNO LA VERSIONE DEL CAMPIDOGLIO – Come sono andati i fatti? All’agenzia Dire, la presidente del I Municipio, Sabrina Alfonsi, sul posto insieme al comandante dei Vigili Raffaele Clemente, ha spiegato cosa hanno trovato all’ex Induno: «Siamo all’interno del cinema con il comandante e stiamo eseguendo lo sgombero. All’interno c’era soltanto un vigilantes. Clemente ha verificato la situazione e si sta facendo l’inventario di quello che c’è. La sala è molto bella e sono contenta che torni in mano al pubblico». Alfonsi stessa, nelle scorse settimane, ha proposto al sindaco Marino di richiedere che la sala Troisi venisse liberata e messa provvisoriamente a disposizione dei ragazzi dell’America. Il Campidoglio ha sottolineato come la «riacquisizione forzosa dell’immobile è stata decisa dal Comune di Roma perché il cinema è chiuso da troppo tempo e il gestore non ha mai ottemperato alla convenzione».
guarda la gallery:
(Vincenzo Liveri-LaPresse)
FERRERO: «MARINO POTEVA FARMI UNA CHIAMATA» – «Dicono che non ho i requisiti – ha aggiunto Ferrero – ma io questo cinema ce l’ho da sei anni e per 15 anni è stato di Cecchi Gori lo ho acquistato in un pacchetto del Tribunale dopo il fallimento di Gori. Se ne accorgono ora? Il sindaco Marino vuole risolvere il problema degli occupanti dell’ex cinema America usando il suo potere e creando un altro problema. Odio ogni tipo di abuso e ogni tipo di violenza, amo il dialogo. Il sindaco mi conosce, mi poteva fare una telefonata e facevamo un tavolo. Di questo problema avevamo già parlato un anno fa con la Regione». «Ora sono in America e tornerò in Italia martedì – ha concluso – e difenderò i miei diritti e dei miei lavoratori in tutte le sedi».