Si chiamava Divine, aveva solo 4 mesi ed è morto per strada, a Milano
03/11/2017 di Redazione
Divine è morto, a soli 4 mesi, mentre sua mamma chiedeva l’elemosina davanti al supermercato Esselunga, a Milano. La donna, nigeriana, che allattava il piccolo al seno si è accorta subito che qualcosa non andava. Ha chiesto aiuto ai passanti. Secondo quanto ricostruisce oggi il Corriere della Sera sul posto sono intervenute due ambulanze e un’auto-medica.
La ragazza che piangeva, medici e soccorritori che camminavano, armeggiavano, telefonavano; il bambino appoggiato su un lettino, il massaggio cardiaco, i tentativi di rianimazione, un lavoro frenetico e col passar dei minuti sempre più disperato, andato avanti per 40 minuti, fino alla corsa con le sirene e con la scorta delle Volanti della polizia verso l’ospedale Buzzi. Nato il 2 luglio a Milano, figlio di una giovane donna che all’Italia ha chiesto asilo, Divine è morto in pronto soccorso nel giorno in cui ha «compiuto» 4 mesi
La mamma ancora una «richiedente» ed è ospite da circa un anno in una associazione di Milano. Vive in un appartamento fuori città con altre donne, assistite dagli operatori. A Divine era stata diagnosticata dopo la nascita una grave malattia genetica dei reni e il piccolo era in cura alla clinica De Marchi.
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Lei non ha mai saltato una visita per il suo piccolo. A farle compagnia il papà, un ragazzo nigeriano a cui la richiesta d’asilo è stata però negata. Come spiega Il Corriere la storia dell’elemosina che la ragazza chiedeva nei mesi scorsi, e di questa morte, potrebbero fuorviare ma in realtà la mamma di Divine, straniera, cercava di crescere il suo piccolo tra mille difficoltà. Qualche giorno fa la giovane comprò nello stesso supermercato dove chiedeva un piccolo aspiratore, per Divine, colpito da un raffreddore. Ma mentre lo stava allattando si è accorta che il suo piccolo iniziava a non esserci più. Si era staccato dal seno, aveva le labbra bluastre. Proprio davanti al supermercato dove lei, per un futuro migliore, «chiedeva la carità».
(In copertina foto di repertorio Jose M. Osorio/TNS via ZUMA Wire)