Si potrà stampare il corpo umano in 3D?
12/02/2014 di Redazione
Il futuro nel qual gli organi potranno essere «stampati» è ormai alle porte e significherà una rivoluzione nel campo dei trapianti, ma anche una trasformazione della medicina per come la conosciamo.
FUNZIONA – L’idea di stampare a tre dimensioni gli organi, come si fa con altri oggetti, cominai a farsi largo e a dimostrarsi realizzabile. Se diventerà una realtà la medicina ne sarà profondamente trasformata, non solo per quello che riguarda l’ovvia rivoluzione nel campo dei trapianti.
GLI ORGANI INTERI – Il sogno è quello di produrre organi personalizzati anche nella matrice del DNA, eliminando alla radice i problemi di rigetto e anche quelli di reperibilità degli organi. Il processo funziona esattamente come le (ormai) comuni stampanti a 3D, solo che nelle cartucce sono contenuti materiali biologici a cominciare dal «bioinchiostro» composto di cellule coltivate in vitro. Cellule che grazie all’Hydrogel, una specie di matrice sintetica usata come impalcatura, possono essere organizzate e stampate strato dopo strato fino a ricreare l’organo desiderato. Ma si può usare anche una miscela di acqua e zucchero, che si è rivelata particolarmente utile nella stampa delle strutture vascolari.
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UN PROGRESSO VELOCISSIMO – Se per ora i tessuti creati con il sistema della stampa 3D possono servire alla riparazione di organi o parti del corpo danneggiate, gli esperti ritengono che entro il prossimo decennio la stampa di organi completi diventerà una realtà, c’è già chi si è cimentato nella creazione di piccoli reni in scala con successo. La ricerca in questo campo procede con entusiasmo e produce risultati verificabili in quantità e qualità raramente viste prima nella storia della medicina, il futuro degli organi on demand sembra proprio dietro l’angolo.