Sicilia, i dirigenti premiati perché sanno «inviare email»
15/10/2015 di Redazione
Agli oltre mille super dirigenti della regione Sicilia può bastare accedere a Internet, inviare lettere ed email e saper gestire il software per i buoni pasto per incassare bonus e far lievitare il proprio stipendio, già sostanzioso. Tradotto, lavorare il minimo indispensabile. A spiegarlo è il giornalista Giuseppe Pipitone sul Fattoquotidiano.it, svelando quali siano gli obiettivi che vengono richiesti ai burocrati isolani per vedersi riconosciute le indennità.
SICILIA, DIRIGENTI “PREMIATI” PER SAPER ACCEDERE A INTERNET –
Non serve certo un’impresa ai dirigenti per riuscire ad aumentare il proprio stipendio, come spiega Pipitone:
«Attività d’ufficio normalissime come “l’utilizzo di strumenti elettronici disponibili (internet, posta elettronica)”, il “tempestivo aggiornamento dati relativi agli incarichi ed ai compensi dei dirigenti e trasmissione per la pubblicazione sul sito”, la “gestione del sistema buoni pasto elettronici”, o anche il semplice “invio” di una lettera, sono considerati dalla Regione “obiettivi operativi” fondamentali per avere in busta paga un premio che può arrivare anche ai 17 mila euro lordi annui per ogni dirigente: una cifra che “gonfia” gli stipendi praticamente di 1.300 euro al mese».
Cifre tutt’altro che misere. Tutto a spese dei contribuenti. Tra il 2013 e il 2014, spiega il Fatto, il totale delle indennità pagate ai 1737 dirigenti ha pesato per 10 milioni di euro. E i premi sono di fatto assegnati in massa:
«Con dirigenti così bravi ed efficienti la regione dovrebbe brillare in tutti i settori, quando invece siamo sull’orlo della bancarotta: presenteremo un emendamento in finanziaria per congelare questa spesa”, dice Giorgio Ciaccio, capogruppo del Movimento 5 Stelle all’Assemblea regionale siciliana, che ha chiesto a tutti gli assessorati di fornire le varie schede di valutazione dei dirigenti. “Alcuni – spiega il deputato – le hanno inviate, altri si sono riservati di inviare copia della valutazioni, a conclusione del processo relativo al contratto collettivo regionale di lavoro»
Ma non c’è solo il caso Sicilia. Anche in altre Regioni italiane i bonus assegnati con facilità ai dirigenti hanno già scatenato polemiche, dalla Campania, alla Toscana, passando per il Piemonte.
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