“Siri fa schifo! Faccio causa ad Apple”

L’iphone 4S non si comporta affatto come mostrato nelle pubblicità televisive americane e un cliente fa causa

LA DELUSIONE – Frank M. Fazio non ha dubbi, non avrebbe mai comprato l’iPhone 4s se non avesse visto le pubblicità nelle quali star del calibro di Samuel L. Jackson, Zooey Deschanel e John Malkovich interrogano il telefono ottenendone risposte veloci e precise. Stupito dalla meraviglia l’ha comprato, salvo poi accorgersi che il sistema Siri non era per niente così veloce e che per di più restituiva un gran numero di risposte sbagliate o incoerenti.

 

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L’INGANNO – Secondo Fazio si tratta di pubblicità ingannevole e a dimostrarlo è lo stesso sito di Apple, nel quale si precisa che Siri è ancora in versione beta. E Fazio non ha speso 100$ in più per una versione in corso di sperimentazione, ma per comprare una cosa che faceva quello che mostrava la televisione. Qualche ragione Fazio ce la deve avere, se è vero che ora Apple accompagna la pubblicità con un disclaimer che avverte che i tempi di risposta sono stati tagliati per esigenze sceniche e che il prodotto e ancora in fase beta. Come dire che sottoscrivono che la pubblicità non rappresenta il prodotto, ma quello che vorrebbero diventasse.

IL RIMEDIO – Ma non è l’unica misura presa da Apple, che negli Stati Uniti offre ai clienti insoddisfatti di Siri il rimborso totale dell’acquisto entro 30 giorni. Mentre per la lite tra Fazio e Cupertino deciderà un tribunale americano, nel resto del mondo la tribù dei clienti iPhone tace, forse raccolta in religioso silenzio in attesa della venuta di iPhone 5.

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