Sollecito e la “startup sui morti” finanziata dalla Regione
30/10/2015 di Redazione
Raffaele Sollecito prova a rifarsi una vita. Condannato nel 2008 con Amanda Knox per l’omicidio di Meredith Kercher e assolto in Appello nel 2011, di nuovo condannato nel 2014 dopo l’annullamento della sentenza di secondo grado e infine assolto in via definitiva dalla Cassazione il 27 marzo scorso per non aver commesso il fatto. Dopo il libro in cui spiega la sua verità – “Un passo fuori dalla notte” edito da Longanesi – Sollecito si racconta al Corriere della Sera, intervistato da Elvira Serra. Partendo dal suo nuovo lavoro, che farà discutere.
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Il 31enne ex studente di ingegneria informatica ora vive a Bisceglie e ha vinto un bando della Regione Puglia per le nuove iniziative di impresa, riservato agli under 35 disoccupati:
«Me l’hanno comunicato dopo la sentenza di Cassazione. Mi danno 66 mila euro per tre anni, la metà a fondo perduto. Ho progettato un portale online con una App, una sorta di social network che nasce anche per la commemorazione dei defunti. Mi era venuto in mente quando ero in prigione a Terni e pensavo a mia madre: non poter andare sulla sua tomba, essere così lontano da lei mi faceva stare male. È nata allora l’idea di Memories».
Photocredit copertina FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images