Il grafico che fa sognare il M5S: recuperati 15 punti al Partito Democratico (secondo Masia)
09/11/2015 di Redazione
Il Movimento Cinquestelle che batte il Partito democratico nel ballottaggio alle prossime elezioni politiche. Il sogno di Beppe Grillo e Di Battista, certo, ma anche un qualcosa che è stato rilevato in un sondaggio di MG Acqua di Fabrizio Masia per il TG La7.
L’istituto di Masia, molto in voga ai tempi in cui Renzi era a Palazzo Vecchio, molto meno ora che il Premier abita le stanze di Palazzo Chigi , è l’unico istituto che – pubblicamente e costantemente – propone sondaggi sul ballottaggio dell’Italicum.
Noi di Giornalettismo abbiamo fatto una sorta di gioco/esperimento. Abbiamo unito con i puntini questi dati di Masia, pur sapendo che l’eventuale ballottaggio è lontano, e che la campagna elettorale (Che gioca un ruolo nella raccolta del consenso) è lontana dall’iniziare.
Una cosa sola è certa: anche se i pentastellati restano in media arretrati di circa sei punti rispetto al Partito Democratico, il divario in tra i due partiti si sta riducendo. Soprattutto perché il Movimento di Grillo e Casaleggio, anche grazie ad un cambiamento di strategia mediatica, è risalito nei sondaggi rispetto alla scorsa primavera.
Comunque, tornando al nostro “gioco”, ecco cosa accadrebbe unendo i puntini delle rilevazioni di Masia sul ballottaggio dell’Italicum.
SONDAGGI POLITICI, BALLOTTAGGIO: M5S DA -14,8 a +1,2 –
Il grafico che rappresenta questo scenario non è però motivo di preoccupazione dalle parti della Presidenza del Consiglio e del Nazareno. Tutti conoscono l’esistenza di questi dati ma – assicurano dalle parti del PD – gli altri istituti propongono scenari diversi. Certo, una rimonta pentastellata c’è stata, ma nulla lascia presagire lo scenario tratteggiato da Emg Acqua. Secondo questo unico istituto demoscopico che sta pubblicando regolamente (ogni lunedì per il Tg di La7) i dati sul consenso di Pd e Movimento 5 Stelle al ballottaggio, i pentastellati nel testa a testa otterrebbero oggi (interviste effettuate il 31 ottobre e primo novembre) il 50,6% dei voti contro il 49,5% dei Democratici. Il partito di Grillo, in sostanza, otterrebbe ora al secondo turno delle Elezioni Politiche 8 punti percentuali in più del consenso che gli stessi sondaggisti avevano stimato 5 mesi fa, nella rilevazione del 9-10 maggio, quando il Pd vantava un margine di circa 15 punti (14,8).
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Dunque, cosa è successo durante l’estate? La domanda nasce spontanea. E, c’è da giurarci, lo scontro M5S Pd renziano caratterizzare tutte le prossime rilevazioni demoscopiche. Il trend indicato nel grafico indica una chiara ripresa della rimonta 5 Stelle nelle ultime quattro settimane, ovvero dopo l’approvazione della riforma del Senato (che avrebbe dovuto rilanciare il Pd) e in concomitanza con la crisi in Campidoglio e le polemiche sul sindaco Marino. Insomma, il caos politico-istituzionale a Roma sembra aver inciso sul consenso del Pd più del ddl Boschi, sul quale il governo aveva puntato e punta molto, e più della legge di Stabilità, che prevede quelle riduzioni fiscali sempre abbastanza gradite all’elettore-contribuente. E c’è di più.
SONDAGGI POLITICI, BALLOTTAGGIO: CDX DA 7 A -5,8 –
L’allarme per il Nazareno non riguarda solo i rapporti di forza con i 5 Stelle. I numeri di Emg indicano anche una tenuta del centrodestra (che comunque resta diviso e non ha chiarito la sua strategia per il futuro). Nell’ultima settimana di ottobre il gap tra Pd e un ipotetico listone sostenuto da Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia si è ridotto da 7 a 5,8 punti percentuali. Un altro segnale da non sottovalutare.
(Grafici: Giornalettismo. Foto di copertina: Ansa / Angelo Carconi)