Spagna, Madrid dice no alla secessione della Catalogna
12/11/2015 di Redazione
Stop alla secessione della Catalogna. A Madrid l’Alta Corte ha dichiarato nulla la risoluzione approvata dal Parlamento per la ‘disconnessione’ dalla Spagna della regione. I funzionari regionali che violeranno la legge saranno inabilitati e potranno essere perseguiti penalmente. Resta alta la tensione tra Madrid e Barcellona. Ma il sogno coltivato al Palau de la Generalitat de Catalunya sembra davvero allontanarsi. Ne parla oggi l’inviato di Repubblica:
Il sogno di uno “Stato indipendente sotto forma di Repubblica” resta per il momento un miraggio. Dentro, nelle antiche sale dell’edificio di origine medioevale, Artur Mas si gioca alla disperata le ultime carte per ottenere la riconferma alla guida della Regione ribelle: tratta, proprio lui che è stato l’artefice della politica ultraliberista degli ultimi anni, con la Cup, l’estrema sinistra antisistema e anti-euro, alla ricerca di un complicatissimo compromesso. Sono le due anime in apparenza inconciliabili di un movimento separatista accomunato solo dall’impulso di “desconnexió”, la voglia di staccare la spina, di rompere con la Spagna.
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CATALOGNA, STOP ALLE VIOLAZIONI –
Insieme al presidente della Catalogna Artus Mas, la presidente del Parlamento regionale e i componenti dell’ufficio di presidenza e gli assessori, rischiano fino alla condanna penale nel caso in cui dovessero ignorare il verdetto del tribunale costituzionale. Continua Repubblica:
Che riesca o no a passare oggi al vaglio del secondo voto parlamentare (gli basterebbe la maggioranza semplice, ma non è affatto garantita), Mas è comunque, come presidente ad interim, uno dei politici in testa alla lista dei dirigenti finiti nel mirino del Tribunale costituzionale e minacciati di inabilitazione se porteranno a compimento i nove punti del programma indicato nella mozione di cui è stata proclamata la “sospensione cautelare”. Insieme a lui, la presidente del Parlamento regionale Carme Forcadell, i componenti dell’ufficio di presidenza e gli assessori ancora in carica per il disbrigo degli affari correnti. Sono ventuno nomi: come chiedeva il governo, la Corte ha deciso di informare tutti, personalmente, delle sanzioni alle quali andrebbero incontro. Qualunque violazione del dettato dell’Alta Corte, e in particolare la presentazione dei progetti di legge che dovrebbero servire a creare le strutture del nuovo ipotetico Stato indipendente (dalla previdenza sociale al fisco catalano) potrebbe configurare il reato di “disobbedienza”.
(Foto di copertina: EPA / BALLESTEROS. Fonte: archivio Ansa)