Il volto di Federico Aldrovandi «provoca le forze dell’ordine». Sanzioni per chi lo espone
20/12/2017 di Redazione
Questo dicembre circa 700 tifosi della Spal assistettero in silenzio, per 90 minuti, il match della loro squadra contro l’As Roma. I tifosi ferraresi non hanno esposto striscioni e vessilli all’Olimpico perché fu loro vietato l’ingresso della bandiera raffigurante il volto di Federico Aldrovandi, studente di Ferrara deceduto il 25 settembre 2005, all’età di soli 18 anni.
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Sta tutto nero su bianco nelle sanzioni rivolte a diverse società, in questo caso la Robur Siena e Prato. Lo striscione è definito provocatorio e se esposto c’è una ammenda che varia dai 750 ai 500 euro.
Il volto di Federico #Aldrovandi ritenuto “provocatorio nei confronti delle forze dell’ordine”. Così, dopo la campagna promossa anche dall’#Acad, salgono di livello le sanzioni del giudice sportivo #FedericoOvunque
Complimenti alla #Figc e alle leghe di #SerieA, #SerieB e #SerieC pic.twitter.com/GZxk0KRy3s— Minuto Settantotto (@minuto78) 20 dicembre 2017
Bisogna sapere infatti che diverse tifoserie italiane stanno aderendo all’appello di Acad (Associazione Contro gli Abusi in Divisa ). La onlus ha invitato a esporre in tutti gli stadi e in tutte le città l’immagine del ragazzo, ucciso durante un controllo dalla polizia. Un invito a rispondere uniti di fronte al divieto imposto ai tifosi della Spal. Ebbene i gesti di ribellione stanno venendo sanzionati. Il motivo? Striscione di contenuto provocatorio nei confronti delle forze dell’ordine. E i casi in Italia non sembrano pochi.