Star Wars VII, le Monde denuncia: la Disney nasconde il film ai giornalisti

Alla vigilia dell’uscita del settimo episodio della saga di Star Wars il quotidiano Le Monde accusa la Disney di nascondere il film ai giornalisti. La casa di produzione, che nel 2012 ha rilevato la Lucasfilm, ha proposto di vedere in anteprima la pellicola alla stampa, come accade di solito, ma in condizioni ritenute da Le Monde «inaccettabili»: tra codici a barre personali, orari e luoghi sconosciuti fino all’ultimo momento e impegni scritti a non rivelare i particolari del film. Riporta Dagospia riprendendo l’articolo del giornale francese:

Come accade sempre più spesso per le grandi uscite hollywoodiane, esistono precauzioni che sconfinano nel grottesco: ottenere un codice a barre bidimensionale di accesso personale subordinato alla firma di un accordo vincolante, luogo ed orario della proiezione sono tenuti segreti fino alla vigilia e comunicati sul cellulare, la presenza è annunciata di agenti di sicurezza equipaggiati di binocoli a visione notturna, embargo critico fino a mercoledì 16 dicembre ore 9.01.
Il distributore ha essenzialmente voglia di controllare il contenuto degli articoli redatti dopo la proiezione. Il formulario che devono compilare i giornalisti desiderosi di assistere all’evento, in effetti chiede “di non rivelare elementi chiave della trama al fine di lasciare intatto il piacere dei futuri spettatori”. I critici cinematografici sono invitati a riconoscere che “le loro rivelazioni sul film a chiunque non l’abbia visto, costituirebbero un pregiudizio nei confronti di Disney/Lucasfilm, passibile di risarcimento”.

 

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Le monde racconta che nella mail che accompagnava il formulario veniva intimato anche di di tenere segreti i legami che uniscono i personaggi. Secondo il quotidiano francese nessuna società di produzione aveva mai preteso finora di mischiare il contenuto di articoli di stampa e le conversazioni private dei giornalisti con le persone a loro più vicine, minacciando accuse legali.

(Foto di copertina da archivio Ansa. Credit: Then Chih Wey / Xinhua via ZUMA Wire)

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