Stefano Gugliotta, la polizia condannata per il pestaggio del ragazzo che non era un ultras
08/05/2015 di Redazione
Stefano Gugliotta, la polizia è stata condannata per il pestaggio del ragazzo “scambiato” per un ultras durante la finale della Coppa Italia del 2010 fra Roma e Inter: il ragazzo si trovava in via Pinturicchio quando è stato preso dalla polizia, trattato come un tifoso estremista di una delle due squadre, picchiato dalla polizia, rinchiuso in carcere in cella di isolamento per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale. Ora i giudici chiariscono: fu la polizia a sbagliare, gli agenti devono essere condannati e risarcire il ragazzo e la famiglia.
STEFANO GUGLIOTTA, LA SECONDA CONDANNA
Pene molto severe quelle disposte dal giudice del tribunale di Roma Clementina Forleo.
Cinque anni di reclusione, interdizione perpetua dai pubblici uffici e 100mila euro da versare a titolo di risarcimento
Così scrive Repubblica nella Cronaca di Roma. Questa è la seconda condanna comminata contro gli agenti delle forze dell’ordine dopo la condanna ad altri 4 anni, insieme ad altri agenti, per le concrete lesioni inflitte al ragazzo e riprese da un residente della zona, con un telefonino, dalla finestra della sua abitazione.
Tutto è successo in una manciata di minuti. Stefano era uscito per andare a festeggiare il quindicesimo compleanno del cugino in un pub a 400 metri da casa sua. Alle 23 e 45 è arrivato davanti al locale “Regina di cuori” di viale Pinturicchio. Ma era chiuso. Così Stefano, che portava sul suo scooter anche un amico, ha fatto inversione, per tornare indietro. A questo punto un agente si è avvicinato e, a quanto si sente dal video girato dai residenti, si è rivolto a lui dicendo: “Che fai? Guardi? Che state a fa’?”. Subito il primo schiaffo. Stefano ha reagito chiedendo al poliziotto perché lo avesse colpito e in un attimo è stato accerchiato e preso a manganellate da un gruppo di agenti in tenuta anti-sommossa. “Aiuto, aiuto, ma che state facendo?”, ha gridato il ragazzo.
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STEFANO GUGLIOTTA, IL VIDEO DEL PESTAGGIO
Questo il video del pestaggio del ragazzo.
I pubblici ministeri hanno ricostruito la vicenda sostenendo che “il giovane, dopo aver visto a casa la partita, fu bloccato mentre si trovava in motorino con un amico in viale del Pinturicchio, abbastanza lontano dallo stadio Olimpico, teatro di scontri tra tifosi e forze dell’ordine. Il ragazzo fu prima colpito da un pugno sferrato da un agente e poi malmenato a calci e manganellate dagli altri otto che lo arrestarono, senza che nessun motivo”.