La storia di Vassilis Paleokostas arriverà a Hollywood?
25/09/2014 di Redazione
Jeff Maysh è l’autore di una bella inchiesta, pubblicata da BBC con un vivace stile grafico, su Vassili Paleokostas, un moderno Robin Hood greco. Un’eulogia del criminale forse più amato di Grecia, quella raccontata ne «L’imprendibile».
UN’INCHIESTA APPROFONDITA – L’apparizione dell’articolo, che merita di essere apprezzato in originale, ha provocato anche da noi una fioritura di pezzi dedicati a Paleokostas, anche se alcuni hanno dimenticato di citare la fonte dell’ispirazione e il lavoro di Maysh, un giornalista che ha base a Los Angeles e che per realizzare l’inchiesta ha trascorso due mesi in Grecia, intervistando complici e parenti del Robin Hood greco e riuscendo, primo giornalista in assoluto, a ottenere il permesso di accedere all’interno di Korydallos, la prigione di massima sicurezza dalla quale Paleolostas evase nel 2009, anno della sua ultima apparizione pubblica certificata. Maysh è stato persino arrestato mentre dalla polizia greca mentre era intento a scattare foto di una delle banche derubate dal bandito greco.
IL ROBIN HOOD GRECO – Tanto lavoro ha dato un ottimo frutto, tanto che in Grecia molti si dicono sicuri che la vita di Paleokostas diventerà anche un film americano, anche perché le caratteristiche ci sono tutte e il «Robin Hood greco» sembra un prodotto capace di vendere bene. Palelokostas in Grecia è in effetti molto popolare e la sua vita criminale del tutto particolare ben si presta a raccogliere interesse anche all’estero. Autore di numerose rapine e di un epocale sequestro di persona conclusosi con la vittima che ha fraternizzato con i rapitori, Paleokostas è diventato famoso soprattutto perché ha distribuito i frutti delle sue rapine tra la povera gente, finanziando orfanotrofi e la dote di giovani povere o distribuendo aiuti agli immigrati che vivono per strada.
PER LA POLIZIA È UN TERRORISTA – Cinquantaquattro anni, nato a Moschofyto nella Trikala e una giovinezza da pastore, insieme i fratelli Basilio e Nikos Paleokostas che sta scontando una condanna a 16 anni e ad altri pochi e selezionati complici Vassilis diventò in fretta il nemico pubblico numero uno per la polizia greca, lesto ad etichettarlo come «terrorista» anche se in effetti lui e i suoi non hanno mai neppure ferito un poliziotto o un passante.
IL FASCINO DELL’EVASIONE – Ad aumentare la sua fama sono poi arrivate due clamorose evasioni, nel 2006 e nel 2009, entrambe in elicottero da due degli stabilimenti penitenziari più sicuri della Grecia, a testimonianza del fatto che più che essere «imprendibile», l’uomo è difficile da trattenere. Di lui ora si favoleggia che si sia trasferito all’estero dove avrebbe investito il frutto delle sue attività criminose, ma non manca mai chi crede di riconoscere la sua firma su qualche rapina recente, anche se di fatto dal giorno della sua evasione non si sono più avute notizie certe in merito alla sua sorte. Ce n’è abbastanza per farne un copione di successo, anche se alle autorità greche la cosa non piacerà