Le strane vie delle spose dell’Isis
27/02/2015 di Redazione
Le spose dell’Isis sono uno dei fenomeni che più allarmano gli Stati occidentali nel contrasto al fondamentalismo musulmano. Un numero consistente di donne si radicalizza e parte per combattere la jihad in Siria, prevalentemente come compagne dei guerriglieri di al-Baghdadi, ma talvolta collaborando nelle azioni militari.
LE SPOSE DELL’ISIS –
Il caso giudiziario di Andrea B., una commerciante al dettaglio bavarese convertitasi all’Islam dopo il suo matrimonio con un immigrato e poi andata in Siria a combattere la jihad, offre uno spunto a Spiegel Online per trattare il tema delle spose dell’Isis. Nei giorni scorsi il ministro degli Esteri australiano aveva rimarcato come una quarantina di donne fossero partite da Sidney e Melbourne per aggregarsi al jihadismo come spose dell’Isis. Donne che partono per la Siria e l’Iraq dopo essersi radicalizzate, per unirsi ai guerriglieri che combattono per il califfato di al-Baghdadi. Andrea B. è una di queste spose dell’Isis, un fenomeno che sta inquietando in modo particolare la Germania. Secondo i servizi segreti tedeschi sono più di cento le ragazze che in questi mesi hanno abbandonato la loro vita normale in Germania per affiliarsi al fondamentalismo islamico. La storia di Andrea B. è una sorta di modello per questa fuga verso la jihad. Dopo essersi sposata e convertita all’Islam, la commerciante bavarese, madre di due figlie, è diventata amica di una donna con un marito affiliato ad al-Qaeda. In poco tempo è diventata la sua seconda compagna, e dopo mesi di propaganda jihadista letta su sui social network Andrea B. è partita per la Siria per vivere come sposa dell’Isis e servire il califfato.
I MOTIVI DEL TERRORISMO – L’esperto di terrorismo Peter Neumann del King’s College di Londra spiega a Spiegel Online come il fenomeno delle spose dell’Isis si possa spiegare spesso con il forte legame con un uomo. ” Le giovani ragazze soccombono ad un’idea ultraromantica, con il guerrigliero dell’Isis come un cavaliere che vuole avere al suo fianco una principessa. Molte teenager adorano i guerriglieri della jihad islamista come le popstar, e vogliono avere cura di loro per poter stare assieme nella loro battaglia. Un fattore rilevante è anche il fascino della rivolta alla società rappresentato dal salafismo. In una società tollerante come l’attuale non si può fare quasi nulla di estremo, e l’Islam radicale di Isis e altri gruppi terroristi offre una possibilità di rivolta alla normalità. Internet, come nel caso di Andrea B. o di Karolina R., un’altra sposa dell’Isis sotto processo a Düsseldorf, è l’ambito in cui avviene la radicalizzazione. Le future jihadiste, fragili e alla ricerca di un senso alla propria esistenza, rimangono vittima della propaganda dei fondamentalisti. La fuga verso la Siria appare come una liberazione e un riscatto per la propria vita “occidentale”, da cancellare attraverso la sottomissione agli eroi dell’Isis che combattono per il riscatto dei musulmani. Motivazioni che spaventano le autorità di tanti Paesi occidentali, che devono cercare di contrastare un fenomeno potenzialmente molto pericoloso. Le spose dell’Isis finora svolgono in prevalenza compiti domestici, ma le milizie di al-Baghdadi potrebbero impiegarle nella jihad combattuta con le armi, in Siria, in Iraq così come nei Paesi occidentali da dove vengono.
Photocredit: TAUSEEF MUSTAFA/AFP/Getty Images