Striscia la notizia: forte con i deboli, debole con i forti
04/03/2015 di Boris Sollazzo
E perché? Perché, come dice il nostro Giordano Giusti, ad essere colpito è solo il pubblico radical chic di Sky, che si inalbera su twitter e spara 140 caratteri al vetriolo che di sicuro a Ricci fanno malissimo (qui c’è ironia, attenzione, è uno spoiler). Ma la verità è che qui, tranne il pubblico, quel paio di milioni che si vedono i cuochi che vengono torturati dalle 50 sfumature di gricia di Cracco, sono tutti contenti. Per un semplice motivo: Striscia la Notizia, da una vita, ha perso quella carica di irriverenza – comunque sopravvalutata anche agli inizi – per una più comoda posizione di potere. Ricci e soci, da almeno tre lustri perseguono lo sport preferito dagli italiani: essere debole con i forti e forte con i deboli.
Da quando Report e Le Iene gli hanno di fatto scippato il ruolo sul campo – le inchieste grandi e piccole di questo nostro paese bastardo, cuccagna unica per chi sbufala truffe, angherie e affini -, si sono specializzati nel regalarci veline di ogni tipe. Quelle pettorute e quelle che i corridoi di altre tv gli consegnano, di nascosto (o forse no), con rivelazioni fondamentali per il nostro futuro (ancora ironia, doppio spoiler carpiato). Quello che nacque all’inizio come un gioco innocente e davvero irriverente – anticipare regolarmente il vincitore di Sanremo, a volte con frasi enigmatiche – è diventato un genere. Spoiler e voyeurismo, unito alla voglia di alzare il velo sulle finzioni stranote della tv. Magari affiancato da uno stalking verso giornalisti, soubrette e showman per papere innocenti o pronunce sbagliate. Brrrr, che coraggio, rabbrividiamo. Che eroi a Striscia!
Ma, diranno in molti, sono tra i pochi a dare notizie che altri non hanno. Curiosa anche questa benevolenza, proviamo ad analizzare meglio questa attitudine alla ricerca della verità sulla voce dell’indecenza. Definirla “paracula” è anche poco. Che fa Ricci con la coppia di conduttori di turno (in questa caso Ficarra e Picone)? Decide un obiettivo della concorrenza e spara a zero. Apparentemente. Perché la verità è che il nostro eroe sa essere spietato solo con la Wanna Marchi di turno, con il truffatore senza volto della provincia, con l’oscuro politico locale.
Se ha di fronte la Rai, gli tira la volata, gonfiando quei pacchi, nello share, che vorrebbe farci credere di voler colpire. Lo fa con chirurgica attenzione, insultando con giudizio. E se fa spoiler a Masterchef, non lo fa tre settimane prima. Quando ai vicini di casa di Sky farebbe malissimo. No, aspetta di farlo due giorni prima. Così sono felici tutti, questa è la verità. Striscia perché torna al centro dell’attenzione dopo mesi di classifiche trash e di ombra; Sky perché, c’è da giurarlo, farà il record di ascolti (chi scrive non ha mai visto una puntata di Masterchef, neanche pagato: giovedì sarà davanti alla tv sperando nel controcolpo di scena); infine la trasmissione stessa, che con la social storm scatenata ha visto un’esplosione del suo brand tale da ribaltare addirittura le logiche televisive immutabili: ora è la tv generalista, infatti, a parlare del satellite (come ha fatto argutamente notare Davide Maggio). E non il contrario, come al solito.
Se ormai è la generalista a parlare del satellite… #MasterChef
— Davide Maggio (@davidemaggio) 3 Marzo 2015
Quindi, Striscia la Notizia, possiamo dirlo pagando Ricci e soci con la loro stessa moneta, ha fatto finta, come sempre, di essere il figlio discolo di una tv convenzionale. Semmai ha servito su un piatto d’argento un boccone ghiotto per tutti. E amaro solo per il pubblico, l’unico davvero beffato in questo giochetto da quattro soldi. Ma il pubblico, si sa, è debole, incapace di indirizzare un piccolo schermo che lo sottovaluta e spesso lo umilia. A lui, infatti, ci pensa solo quel gran genio di Bastianich, l’unico per cui il cliente ha sempre ragione.
don’t believe everything you read/ watch @Striscia @MasterChef_it #MasterChefIT
— Joe (@Jbastianich) March 3, 2015
Striscia la Notizia lo sa. E allora, non fa nulla di nuovo. Si conferma debole con i forti (Sky, a cui dà meno fastidio possibile, anzi a cui serve un assist clamoroso) e forte con i deboli (quelli di Masterchef, a cui piace d’essere duri e puri, non come le amatriciane di Cracco). Anzi, gli risolve anche un problema, annunciando il forfait di uno dei giudici più amati a favore di Antonino Cannavacciuolo. Così tutti i fan si strapperanno le vesti per il torto subito dal programma dimenticandosi della risorsa perduta.
Striscia la Notizia, la voce delle alleanze.
P.S.: comunque ha vinto Gennaro