Subentro e voltura, tutto quello che c’è da sapere

UN CONTRATTO NUOVO – Ovviamente tutto cambia in caso di scelta di uno scaglione di potenza maggiore, perché in quel caso (ma riguarda solo il mercato libero), bisognerà pagare anche la differenza nel servizio. L’Aeeg spiega che le stesse cifre sono valide anche in caso di subentro. Ciò significa che le due tipologie hanno il medesimo costo. La differenza sta nel modo in cui questa viene presentata. Secondo l’autorità si tratta di una nuova attivazione. Per questo motivo bisogna  contattare il venditore che poi seguirà la trafila prevista per il nuovo contratto. Questo porta quindi ad una nuova riattivazione del contatore, che puo’ arrivare a costare 85 euro con Enel, nel caso di una nuova attivazione.

E SE CAMBIASSIMO? – Taglialabolletta ci propone un prospetto nel quale possiamo capire le differenze di prezzo tra subentro e voltura scoprendo che costano allo stesso modo. Ad esempio con Edison costano entrambe 50,52 euro, con Eni 80, con Enel 27,25. Sos Tariffe aggiunge poi un altro aspetto per certi aspetti fondamentale nel calcolo della propria bolletta. Potrebbe avvenire che non siamo soddisfatti del gestore che ci troviamo ad affrontare e che vogliamo cambiare il nostro operatore in favore di qualcuno che fornisca dei prezzi migliori. L’apertura del mercato ed il passaggio ad un altro fornitore di luce e gas a costo zero permette di poter risolvere le pendenze con la prima bolletta e poi cambiare operatore, puntando sul mercato libero.

AMMORTIZZAZIONE – Per questo motivo le aziende hanno cercato di mettersi ai ripari proponendo offerte per tutti coloro che subentrano. L’analisi deve però partire da lontano. Lavorincasa consiglia di valutare bene i pro ed i contro. Magari puo’ accadere che i costi di allacciamento siano parecchio alti ma questo potrebbe spingervi ad ammortizzare la spesa magari con una tariffa più bassa. Se il servizio di attivazione è oneroso, potrebbe accadere che la spesa sia poi ridotta. Al contrario, un allacciamento basso potrebbe richiedere costi più alti. Del resto ormai il livello di servizio è alto ovunque. Il problema non è rappresentato quindi dalla qualità della fornitura bensì dal costo della stessa.

IL CONFRONTO ENEL – ENI – Lanciandoci in un confronto, Eni per il subentro o la voltura chiede complessivamente 80 euro. Eppure con il servizio Eni Gas & Luce si ha una tariffa bloccata che vale due anni che include appunto luce e gas. Per quanto riguarda la corrente, il contributo mensile è di 2,99 euro per un impianto dal consumo massimo di 3 Kwh. Per ogni Kilowatt si paga invece 0,28 centesimi di euro. Il gas invece costa 7,99 euro al mese di tariffa base. Per ogni metro cubo si paga poi una cifra diversa a seconda di quella che la regione di residenza, con un minimo di 72 centesimi per gli abitanti della Lombardia ed un massimo di 91 per i siciliani ed i calabresi. E non è tutto, in caso di un consumo che rimane sotto i 2,700 kwh annui, è previsto uno sconto del 40 per cento sulla corrente mentre per quanto riguarda il gas, il “taglio” è del 20 per cento fino a 1000 metri cubi.

LE TAGLIE – L’Enel invece fornisce quattro “taglie” per quanto riguarda la luce garantendo due mesi in regalo ed un prezzo fisso per altri 12 mesi. Si pagano 22,50 euro al mese per una fornitura fino a 150 kwh. Fino a 225 kilowatt si pagano 41 euro al mese e così via. Ogni kilowatt consumato oltre la soglia mensile viene tariffato 0,297 euro per la taglia “small” e 0,338 euro per la taglia medium. Questi prezzi sono Iva esclusa. Evidente quindi che Eni se da un lato porta a risparmiare sulle volture, dall’altro vede la sua tariffa media aumentare rispetto ad una concorrenza che chiede 80 euro per una voltura. Del resto parliamo di cose che vengono incontrate prima o poi da tutti nella vita in occasione dell’uscita dalla casa dei propri genitori o per un trasloco. Almeno cerchiamo di capirci meglio qualcosa. (Photocredit Gettyimages / Enel / Eni / Taglialabolletta / Sos-Tariffe / Repertorio)