Suor Cristina rinnova i voti religiosi
28/07/2014 di Redazione
Sono passati poco meno di due mesi dalla sua vittoria a The Voice Of Italy e, dopo il clamore mediatico suscitato dalla sua partecipazione al talent show, suor Cristina Scuccia aveva deciso di spegnere i riflettori e tornare alla sua vita di sempre. Oggi suor Cristina torna a farsi sentire e annuncia che domani, il 29 luglio, rinnoverà ad ad Assisi i voti di castità, povertà e obbedienza. Per il momento, quindi, è escluso il suo debutto ufficiale nel mondo dello spettacolo, nonostante abbia in tasca un contratto discografico come premio per la sua vittoria a The Voice.
SUOR CRISTINA: «SONO TORNATA ALLA MIA VITA DI SEMPRE» – Suor Cristina, che compirà 26 anni il prossimo ottobre, si racconta al settimanale Di Più: «Sono tornata alla mia vita di sempre e per il momento mi riposo. Sono stati sei mesi tosti, ora mi impegno a stare bene interiormente per poi continuare a donare tanto agli altri. È sempre stato tutto molto chiaro – dice ancora, parlando della sua partecipazione a The Voice – sono andata là per mandare un messaggio cristiano». Quindi, la sua vocazione prima di ogni altra cosa: del resto l’aveva già detto all’indomani del suo trionfo. Una decisione che viene confermata dalla volontà di rinnovare i voti in attesa di pronunciare i voti perpetui: «Quelli, i definitivi, li pronuncerò il prossimo anno» – spiega suor Cristina, che dal 2009 indossa il velo dell’ordine delle Orsoline.
Guarda il video di Suor Cristina a The Voice:
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E LA MUSICA? – E il mondo della musica? Nonostante lo straordinario successo ottenuto a The Voice, il singolo inedito di Suor Cristina non ha avuto lo stesso successo. Lungo la riva, questo il titolo della canzone scritta per lei da Neffa, non ha ottenuto i risultati sperati, ma la giovane religiosa non sembra preoccuparsene: il suo contratto discografico resta lì, perché «per il momento è tutto nella mani della Provvidenza – dichiara – Stiamo valutando tante cose perché è una scelta importante».
(Photocredit copertina: Gian Mattia D’Alberto/LaPresse)