Superenalotto, il jackpot più grande del mondo

SUPER ENALOTTO – Qualcuno, ora, potrà tramutare questi sogni in realtà, con qualcosa come 200 milioni di dollari in tasca: e così, dopo la vincita del “più grande jackpot del mondo”, ora è il Superenalotto ad essere il castello da espugnare, la bandiera da rubare, il nemico da battere. A seguire, il gemello del Mega Millions, ovvero il Powerball, che però si piazza molto, molto sotto il gioco di casa Sisal, con un montepremi da 70 milioni di dollari, ovvero poco più di 50 in euro: chi vincesse al Superenalotto porterebbe a casa quasi il doppio, una vincita mostruosa – non per niente, è il primo montepremi al mondo. Creato nel 1997 come sostituzione dell’Enalotto – un gioco di secondo livello basato sulle estrazioni del lotto sulle ruote di Bari, Firenze, Milano, Roma, Napoli e Palermo, il Superenalotto si è da subito distinto per la sua attitudine ad essere un pozzo quasi senza fondo di denaro, il che si spiega probabilmente con l’estrema difficoltà di una vincita. Come tutti sappiamo, i due premi più ricchi sono per chi centra i sei numeri dell’estrazione, o per chi acchiappa il cosiddetto 5+1. E il calcolo statistico non è certo favorevole. Per il 6, la probabilità di vincita è di 1 su 622.614.630 (” circa un millesimo della probabilità di partorire due gemelli siamesi che non muoiano prematuramente”, ricorda Wikipedia); per il 5+1 l’affare si fa più “facile”, per così dire, con una possibilità su 103.769.105 di arrivare alla vincita. In breve, la probabilità di vincere “qualcosa” sui vari premi (che, ricordiamolo, partono dalla terna) è di uno a 317. Pochino.

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DIFFICILE PROBABILITA’ – Per fare un confronto, il Mega Millions e il Powerball (in cui la vincita massima è praticamente il 5+1, come difficoltà), pagano il 5+1 ad una possibilità di 1 su 175,711,536: non stupisce dunque che secondo Wikipedia in lingua inglese il Superenalotto sia “il gioco con le vincite fra le più grandi del mondo, e le probabilità di vincere fra le peggiori del mondo”. La più alta vincita al gioco della Sisal è stata totalizzata nel concorso del 30 dicembre 2010, in cui un sistema complicatissimo a 70 colonne ha permesso ad una cinquantina di italiani di portare a casa un “chip” da più di due milioni di euro, andandosi a spartire una vincita complessiva da oltre 170 milioni di euro. Centrare il 6 da soli è insomma praticamente impossibile, e in questo senso si potrebbe interpretare il calo quasi verticale delle schedine giocate anche in presenza di un concorso con un montepremi così invitante. “Il SuperEnalotto ancora non attira l’attenzione degli appassionati”, continuano le notizie di agenzia: “Nell’ultima settimana sono state giocate schedine per 31,7 milioni di euro, il 4,3% in meno della precedente (33,2 milioni)”.

SOGNO LIBERO – Staremo a vedere: intanto il Corriere della Sera ha aperto un forum per sognatori, per chi vuole condividere con gli altri i quel che farebbe con così tanto denaro. Qualcuno la butta in politica: “Questa somma la regalero´a Rutelli in compenso della perdita avuta del palazzo a Roma”; qualcuno vuole solo un modo per “stare tranquillo e dare da mangiare alla famiglia”; c’è chi la famiglia, in caso di vincita, la porterebbe di corsa “via dall’Italia” che “non merita gente per bene”: un altro commentatore farebbe “il giro del mondo”. Chissà se, nel vincere, qualcuno centrerà anche il numero ritardatario, quel 59, che conta 63 turni di assenza: a Napoli, il 59 sono i peli.

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