Il supermercato dove si compra gratis
02/09/2014 di Andrea Mollica
Un supermercato che vende i prodotti in modo gratuito. Si chiama Freemarket ed è stato inaugurato da poche settimane nei pressi di Copenaghen, la capitale della Danimarca. Suona come un sogno per i clienti oppure una follia economica, ma è invece una nuova strategia di marketing per vendere i prodotti. A Freemarket si possono comprare beni alimentari senza spendere soldi o quasi, ma proponendo tipo di controprestazione pubblicitaria, come test sui prodotti oppure la condivisione sui social network di quanto acquistato.
IL SUPERMERCATO GRATUITO – ll quotidiano tedesco Die Welt racconta l’apertura di un nuovo tipo di supermercato, potenzialmente rivoluzionario. AFrederiskberg, cittadina nei pressi di Copenaghen, è stato inaugurato da poco tempo un punto vendita di prodotti alimentari che si chiama Freemarket. Il nome rappresenta il programma del supermercato fondato da Simon Taylor, perchè in questo punto vendita si offrono i prodotti in modo quasi completamente gratuito. “Try before you buy”, prova prima di comprare, lo slogan con cui è stata pubblicizzata l’apertura di Freemarket , racchiude l’essenza di un progetto economico innovativo che a prima vista può apparire tanto un sogno, per i clienti, quanto una follia, per aziende e proprietario. Come ogni buona pubblicità lo slogan è veritiero, più che completamente vero. Nel negozio di Freemarket i clienti non possono entrare e riempire il carrello di prodotti, per poi uscire senza pagare. Il nuovo supermercato però offre alle persone di poter sperimentare le merci, chiedendo loro una controprestazione diversa dal denaro con cui negli altri negozi vengono comprati i prodotti.
LE REGOLE DEL SUPERMERCATO GRATUITO – La controprestazione chiesta da Freemarket ai suoi clienti è di natura pubblicitaria. Chi vuole fare i propri acquisti presso il supermercato si deve registrare, e fornire una lunga serie di dati personali che saranno poi valutati dalla aziende che vendono i propri prodotti presso Freemarket. Questo è uno degli obblighi a cui bisogna adempiere per iscriversi a Freemarket, anche se le prestazioni possono cambiare a seconda delle esigenze delle aziende. Cloetta, azienda dolciaria, richiede a chi acquista in modo gratuito le proprie palline di cioccolato un giudizio preciso sul prodotto. Per circa la metà dei prodotti in vendita presso il nuovo supermercato danese è obbligatorio postarne foto o descriverne la propria esperienza sui social network come Facebook, Twitter o Instagram. «Una nuova forma di pubblicità», come rimarca il fondatore di Freemarket Simon Taylor. Secondo questo imprenditore, un esperto di marketing, il nuovo negozio offre una Win-win Situation: il cliente acquista beni a titolo gratuito, l’azienda riceve pubblicità e dati che altrimenti non potrebbe avere.
L’ESPERIMENTO DEL SUPERMERCATO GRATUITO – Ci sono poi ulteriori obblighi che limitano la gratuità del supermercato Freemarket. Da una parte per essere registrati al punto vendita, e quindi per poter comprare, bisogna pagare un abbonamento mensile di 2,55 euro. Una cifra ridotta, come lo devono essere gli acquisti. A Freemarket si possono effettuare al massimo dieci acquisti al mese, e non si possono ricomprare gli stessi prodotti. L’idea, che è partita come sito internet, ha generato una reazione positiva, tanto che la clientela è raddoppiata in pochi giorni, passano da 5 a 10 mila nelle due settimane scarse di apertura. Nel reportage della TV danese sull’apertura del nuovo negozio i clienti hanno espresso un giudizio positivo, rimarcando come per loro non sia un problema condividere su Facebook o Twitter i propri acquisti. Secondo Albert Funder, responsabile di una delle maggiori agenzie pubblicitarie danesi, una simile idea non reggerà però a lungo, visto che dopo la fase iniziale i clienti si sentiranno disturbati dall’intrusione nella loro privacy da parte delle aziende. Il fondatore di Freemarket, Simon Taylor, è invece convinto del forte potenziale di questo progetto, e spiega a Die Welt la sua intenzione di aprire il supermercato gratuito in altri paesi europei.