Svelato il mistero dei fulmini globulari
15/10/2012 di Redazione

Un fenomeno raro che in passato era stato collegato a manifestazioni irrazionali
A lungo si è pensato che fossero il parto della fantasia di qualche impressionabile, poi una volta accertatane l’esistenza si è posto il problema di capire cosa fossero quelle strane sfere composte chiaramente d’energia che possono manifestarsi all’interno delle abitazioni in circostanze particolare.
Lo spettacolo dei fulmini in natura:
- È il 2011 e ci troviamo nei pressi di Osorno, 870 km a sud di Santiago, in Cile. Il fulmine non è l’unico ad illuminare il cielo, perché quella che vedete è una nube di cenere eruttata dal vulcano Puyehue.
- Pechino, Cina. Agosto 2011.
- Las Vegas, Nevada. Settembre 2011.
- Johannesburg, Sud Africa. Ottobre 2009. Una tempesta così forte che bloccò molti voli.
- Londra, agosto 2008.
- Lago Scharmuetzel, Germania. Giugno 2010.
- L’immagine è dello shuttle Endeavour e lo scatto è fornito dalla Nasa: è il 28 aprile del 2011 e il lancio è previsto esattamente per il giorno dopo.
- Il fulmine colpisce una Stupa buddista nei pressi di Kathmandu. È l’aprile del 2010.
- Arcobaleno e fulmini a Kuala Lumpur. Giugno 2010.
- Avrete riconosciuto sicuramente la location del Partenone. È l’ottobre del 2006.
- Il lago Scharmauetzel, Germania. Giugno 2010.
- Ci troviamo nel cielo della Francia centrale a Chisseaux, Luglio 2010.
- Vienna, 2008, poco prima della finale di Euro 2008 tra Russia e Spagna.
- Ecco come generare un fulmine su un manichino. Melbourne, Australia, ottobre 2005.
- New York, 1957.
- Euro 2012: si gioca il match tra Ucraina e Francia.
- Il Pantheon nella tempesta. Agosto 2005. Roma.
LA RISPOSTA DALL’AUSTRALIA – Un gruppo di ricercatori australiani potrebbe aver risolto il mistero dei fulmini globulari, una sorta di globi luminosi fluttuanti che si formano accanto alle finestre, all’interno delle case, durante i temporali e che si dissolvono dopo circa 20 secondi. Lo studio e’ opera dell’Australian National University ed e’ stato pubblicato sul ‘Journal of Geophysical Research Atmospheres’. Secondo la ricerca, dopo aver colpito il suolo, i fulmini lasciano come prodotto residuale dell’impatto una quantità di particelle caricate elettricamente, gli ioni.
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COSA SUCCEDE – Comunemente, questi ioni positivi e negativi si combinando fra di loro annichilendosi reciprocamente in frazioni di secondo. Tuttavia, alcuni ioni possono muoversi sulla superficie del suolo e, secondo gli scienziati, alcuni ioni possono poi accumularsi all’esterno di superfici non conduttrici come le finestre delle case. Spiega John Lowke, principale autore dello studio: “Questi ioni si ‘impilano’ e producono dei campi elettrici che attraversano il vetro. In questo modo, gli elettroni liberi all’interno della casa ricevono abbastanza energia per elettrizzare gli atomi delle molecole dell’aria circostante che cosi’ rilasciano fotoni, creando il fulmine globulare”. Questo è il primo studio che fornisce una soluzione matematico-scentifica capace la nascita dei fulmini globulari.
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