Ostia: tangenti per la demolizione dei chioschi abusivi

Funzionari del X Municipio di Roma corrotti dagli imprenditori che si sarebbero aggiudicati i lavori di demolizione dei chioschi abusivi di Ostia e Castel Porziano. È l’ultimo scandalo che emergerebbe dalle inchieste su Mafia Capitale. Gli imprenditori edili sarebbero stati in contatto con un tecnico comunale che intratteneva con loro un rapporto molto stretto. Ne parla Michela Allegri sul Messaggero:

Avrebbero allargato il giro d’influenza fino al X Municipio, aggiudicandosi i lavori di demolizione dei chioschi abusivi di Ostia e Castel Porziano, dallo “Shilling” fino al “Marechiaro”. Il presidente Andrea Tassone si era da poco dimesso, travolto dallo scandalo “Mafia Capitale”, e a partire dal chilometro 6 della Litoranea erano stati rimossi tavolini, sedie e oggetti di arredamento, riportando ai parametri di legge una sfilza di strutture abusive allargatesi anche di cento volte rispetto alle cubature originariamente autorizzate. I lavori di demolizione, emerge dagli atti dell’inchiesta dei pubblici ministeri Stefano Pesci e Alberto Pioletti che ha recentemente portato all’arresto di due imprenditori e sette funzionari del Campidoglio sospettati di aver pilotato commesse e intascato mazzette, sarebbero stati eseguiti dalle ditte finite nel mirino della Procura. La rete di amicizie degli appaltatori si sarebbe infatti estesa fino al X Municipio, dove gli imprenditori edili sarebbero stati in contatto con un tecnico comunale che intratteneva con loro «rapporti stretti e amichevoli», scrivono i carabinieri del Noe. Lo stesso funzionario sarebbe responsabile, come geometra, dell’appalto relativo ai chioschi sul lungomare. Gli investigatori aggiungono anche che gli indagati, sempre a Ostia, «hanno anche commesse per la bonifica di un fosso».

(Foto di copertina: ANSA / CLAUDIO PERI)

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