Tassa sui condizionatori: una storia che vi hanno raccontato malissimo
23/07/2015 di Stefania Carboni
Tassa sui condizionatori, nuovo balzello? Quel crudele del presidente del Consiglio Matteo Renzi ha deciso di mettere una tassa per i condizionatori. E ora le famiglie dovranno pagare di più. Già, peccato che però (aldilà di come informano il Sole 24 ore, Bufale.net e il blog Butac) il resto sia solo allarmismo: che si ripete ogni estate un po’ come i servizi tg sui più moderni gusti del gelato artigianale.
LEGGI ANCHE: MATTEO SALVINI SI LAMENTA DELLA TASSA SUI CONDIZIONATORI. CHE HA VOTATO.
LEGGI ANCHE: I 10 metodi per combattere il caldo in casa tua (anche se non hai il condizionatore)
TASSA CLIMATIZZATORI: ESISTE UN LIMITE PER CUI PARTE L’ISPEZIONE – Partiamo da un presupposto. Dal 1° giugno 2014 i proprietari e amministratori di condominio devono preoccuparsi di dotare il proprio condizionatore o caldaia del nuovo libretto di impianto (che riporta date, manutenzione e rottamazione dell’impianto). Un documento che certifichi tutto, per (giuste) questioni di sicurezza. Chi dimentica il libretto rischia una multa che varia dai 500 a 3mila euro. Ma non tutti devono avere il libretto e non tutti devono pagare il famigerato bollino/tassa. L’imposta si paga solo se il nostro impianto climatizzazione è superiore ai 12 Kw. Non solo: oggetto delle ispezioni sono gli impianti di climatizzazione di potenza termica utile nominale non minore di 10 kW e di climatizzazione estiva di potenza termica utile nominale non minore di 12 kW.
Per rendersi conto di cosa sia un impianto a 12 Kw cerchiamo di capire come si calcola: basta moltiplicare i Btu del nostro impianto per 0.000293. Quindi 12.000 Btu sono equivalenti a 3,52 kw (se non ci credete leggete le info sul vostro condizionatore). Sui 12 Kw in casa insomma facciamo paura alla Groenlandia.
CHE COSA È LA “TASSA” SUI CONDIZIONATORI – Il controllo periodico sull’efficienza dell’impianto, ovvero il bollino blu o verde su questi tipi di apparecchiature, è stato introdotto con il DM 10/2/2014 (attenzione alle date) che fissava al 1 giugno 2014 il termine entro il quale doveva scattare l’obbligo di bollino. La data è stata rinviata al 15/10/2014 con il DM 20/6/2014. Dal 2015 il libretto è unico. Ecco qui i fac simile per dotarsi del vostro libretto perfetto. Il costo del rilascio del libretto può variare da 100 a 200 euro a seconda del tipo e dal numero dei componenti da verificare.
TASSA SUI CLIMATIZZATORI: COLPE E DOVERI – Perché abbiamo adeguato gli impianti di climatizzazione a quelli invernali? Perché ce lo chiede l’Europa, in quanto è prevista una direttiva europea che disciplina le emissioni di anidride carbonica. Ma l’Europa ce lo chiede da anni con la direttiva Ue 2002/91/CE e la 2010/31/UE (recepita nel DL 19 agosto 2005 n.192). Non solo: “l’invenzione” del libretto non è mica di Renzi ma del secondo governo Berlusconi con appunto il DL 192/2005 che istituisce il tanto agognato “libretto di centrale”. Un libretto e un bollino che potrebbe anche disinteressarvi a meno che non avete un ipermercato o aspirate al Polo Nord nella vostra modesta casa di 60 metri quadri. Niente allarmismi quindi: basta verificare cosa ci aspetta oltre ai proclami delle associazioni di consumatori.
(in copertina foto MEHDI FEDOUACH/AFP/Getty Images)