Tasse, se evadi sotto i 200mila euro non vai in carcere

20/11/2014 di Redazione

La novità è contenuta nel testo del decreto legislativo sull’abuso del diritto che arriverà a breve sul tavolo del Consiglio dei Ministri, forse già la prossima settimana. Si parla di fisco: evadere le tasse sotto i 200mila euro non sarà più un reato penale e per chi collabora la soglia sarà esattamente il doppio, 400mila euro. La bozza è ancora oggetto di ‘discussione’ tra il Ministero dell’Economia, l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza: tra le misure al vaglio anche la non punibilità penale delle false fatture inferiori a 1000 euro e la limitazione del raddoppio dei termini di accertamento

evasione fiscale guida

 

IL PROVVEDIMENTO – Lo scrive Il Messaggero nell’edizione odierna:

L’articolo 4 della bozza del provvedimento prevede che nel caso di dichiarazione infedele, il reato penale scatti solo dopo il superamento della soglia dei 200 mila euro. Attualmente questo tetto è molto più basso, 50 mila euro. In precedenza era di 200 milioni delle vecchie lire, 103 mila euro, ma fu ridotto dall’ex ministro Giulio Tremonti in una delle ultime manovre di finanza pubblica da lui firmate. Per chi deciderà di collaborare con il Fisco, sottoponendosi al tutoraggio dell’Agenzia delle Entrate, il tetto oltre il quale scatta il reato penale sarà ancora più alto: 400 mila euro. Non solo. Non sarà più considerato reato nemmeno la non corretta classificazione nel bilancio di oneri deducibili reali. Significa che se nei conti viene indicato un costo realmente sostenuto, ma che il Fisco non considera deducibile, non potrà scattare la denuncia penale

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