Telenovela Maldive: l’autogolpe
04/11/2015 di Redazione
Il mese scorso il presidente Abdullah Yameen era sfuggito a un incidente al suo rientro in patria dal rituale pellegrinaggio alla Mecca. A bordo della barca che lo portava dall’aeroporto all’isola principale dell’arcipelago, si è infatti verificata un’esplosione non appena ne è sceso. Ora il presidente dice che fu un attentato, ma a molti sembra un pretesto per liberarsi della concorrenza.
GLI STATI UNITI SMENTISCONO IL GOVERNO DELLE MALDIVE –
Il vicepresidente delle Maldive, Ahmed Adeeb, è stato arrestato perché sospettato di aver avuto parte all’attentato al presidente del 28 settembre scorso e quindi accusato di tradimento. L’accusa da parte del presidente Abdulla Yameen Abdul Gayoom (in copertina), che già in precedenza si era liberato di un vicepresidente grazie ai giudici, ha però trovato un’inattesa smentita da parte americana, è intervenuta addirittura la CIA a smentire che sull’imbarcazione dove si è verificata l’esplosione ci fosse una bomba.
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L’AUTOGOLPE ALLE MALDIVE –
L’ipotesi che il vicepresidente Adeeb sia coinvolto in un complotto per far fuori il presidente appare inverosimile a tutti fuorché all’esecutivo, che al montare delle proteste internazionali e domestiche ha oggi risposto dichiarando lo stato d’emergenza per i prossimi 30 giorni, misura adottata invocando per voce del ministro dell’Interno Umar Naseer, misteriose minacce alla sicurezza nazionale.