Il prof: «I gay sono contro il progetto di Dio, sono da condannare». E guarire
21/09/2015 di Donato De Sena
Finisce agli atti del Parlamento la vicenda di un docente di religione che ai suoi ragazzi insegna che l’omosessualità è «un disordine nella costruzione della propria identità sessuale» e che l’orientamento sessuale è modificabile. Il deputato del Pd Alessandro Zan ha infatti presentato un’interrogazione parlamentare indirizzata al presidente del Consiglio e al ministro dell’Istruzione per chiedere loro se siano a conoscenza del caso di Giampiero Guerra (insegnante e vicepreside presso una scuola media paritaria di Trento, l’Istituto Arcivescovile) e quali iniziative intendano assumere «affinché agli alunni sia garantita un’adeguata e corretta informazione sul tema dell’omosessualità e dei rapporti omosessuali, senza falsità e manipolazioni ideologiche».
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IL PROF INSEGNA CHE L’OMOSESSUALITÀ È UN «DISORDINE» –
La vicenda è stata raccontata la scorsa settimana da La 27esima Ora, uno dei blog del Corriere della Sera, in un post a firma Elena Tebano. La mamma di uno degli allievi dell’Istituto Arcivescovile di Trento ha denunciato all’Arcigay di Trento l’utilizzo da parte del professor Guerra di un libro di educazione all’affettività (‘Voglio imparare ad amare. Preadolescenti dentro il labirinto dell’affettività e sessualità’, di Gimmi Rizzi, edizioni Elledici) che fornisce nozioni molto discutibili sui rapporti tra persone dello stesso sesso. L’omosessualità – si legge nel testo tuttora adottato dal docente (come lui stesso ha confermato) – è «un disordine nella costruzione della propria identità sessuale» e quindi «è alquanto opportuno accompagnare l’omosessuale perché modifichi il suo orientamento sessuale». Ma non solo. Il libro spiega che l’omosessualità è «una tendenza contro il progetto di Dio» e che «un rapporto fra omosessuali è dunque sempre da condannare». E ancora. «Poiché all’origine dell’omosessualità non vi stanno cause genetiche (in altre parole gay non si nasce) ma vi stanno certe relazioni che il soggetto ha vissuto in famiglia e in altri ambienti che lo hanno portato ad un disordine nella costruzione della proprio a identità sessuale è alquanto opportuno accompagnare l’omosessuale perché modifichi il suo orientamento sessuale».
Insomma la teoria gender esiste. Ma è dalla parte che nessuno contesta, per ora.
L’INTERROGAZIONE IN PARLAMENTO –
La scienza, ovviamente dice tutt’altro. Come ricorda Tebano su La 27esima Ora riprendendo una dichiarazione del presidente dell’Consiglio Nazionale degli Psicologi, l’Organizzazione Mondiale della Sanità certifica che l’omosessualità è una variante naturale della sessualità umana e non è dovuta a squilibri psichici, e che l’orientamento sessuale non è modificabile con interventi terapeutici. Dunque, l’onorevole Zan chiama in causa il Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio per «tutelare pienamente» gli alunni – scrive – da «insegnamenti faziosi» che «istigano alla discriminazione e al bullismo omofobico e ledono la dignità delle persone omosessuali».
(Foto di copertina: ANSA/ MASSIMO PERCOSSI)