TFF, Lo scambio: in concorso a Torino il film sulla banalità della mafia
23/11/2015 di Boris Sollazzo
Era molto atteso. Ambientato, Lo scambio, nella Sicilia immediatamente successiva agli attentati contro Falcone e Borsellino, prometteva contenuti forti. Ecco perché ha sorpreso, qui al Torino Film Festival, trovarsi, in concorso, di fronte a una storia rarefatta, che cercava l’essenza quotidiana del male, di un golem enorme, spaventoso e fragile come la Mafia. Filippo Luna incarna bene una sorta di inquietante doppio del sé, Barbara Tabita l’angoscia dell’impotenza e della contiguità.
Guarda l’intervista agli attori protagonisti:
Salvo Cuccia mette a frutto sia l’esperienza come videoartista che quella a “La storia siamo noi”, raccontando più che la criminalità non poi così organizzata – Cosa nostra non è infallibile ed è meschina, come si direbbe da quelle parti – l’essenza profonda dell’omertà. Del principio fondante di quel tipo di associazione a delinquere, la base (a)morale di quei vincoli. Un film che nella scrittura ha avuto, come cosceneggiatore, anche il magistrato Alfonso Sabella, assessore alla legalità della giunta Marino a Roma.
Guarda l’intervista al regista Salvo Cuccia: