Tommaso Currò e i «verme» dal Movimento sulla sua pagina Facebook
16/12/2014 di Stefania Carboni
Verme, infame, traditore. Il deputato del Tommaso Currò ha lasciato il Movimento 5 Stelle e fioccano insulti sulla sua bacheca Facebook. L’ex M5S ha dato il suo addio al gruppo in aula, dopo una dichiarazione di voto contraria ai grillini e a favore della maggioranza.
Ha appena lasciato il M5S un certo Curró. Di lui ricordo solo una marchetta alla Stabilità che dava soldi al parco naturale della sua città.
— Danilo Toninelli (@DaniloToninelli) 16 Dicembre 2014
CURRÒ LASCIA: PIOVONO INSULTI – «Quanto è durata l’asta? Giuda». E ancora: «Dopo aver ascoltato il tuo commento, l’unica cosa da dire è che fai schifo. Ora sarai orgoglioso di andare a braccetto coi delinquenti del Pd e company». «Adesso – aggiunge un altro utente – devi dimetterti e di corsa. Lascia fare a qualche altro. Se vai a fare il servo del clown lo hai fatto solo x i soldi». «Bravooooo – aggiunge un altro – 10 minuti di applausi!!!! Adesso stipendio netto senza rendiconto in culo a chi ti ha votato (come me) invece di dimetterti e uscire dalla politica».
C’è anche chi interviene a favore del deputato: «Tutti coloro che offendono – spiega Anna – usano turpiliquio e violenza verbale. Dovrebbero vergognarsi per la totale follia e lo squallore con cui si fa a pezzi chi lascia “il movimento” o semplicemente dissente/discute/si confronta».
COLLEGHI M5S DURI: «PEZZO MARCIO» – Ma se il deputato deve affrontare la rabbia virtuale degli elettori, non sono certo da meno i suoi compagni di Movimento. Se domani i giornali ricorderanno il gesto del deputato Carlo Sibilia (che sfregava le dita in segno di denaro durante la dichiarazione d’addio) in tanti sulle agenzie non risparmiamo parole pesanti.
«È un pezzo che abbiamo perso da molto tempo, se lo prendessero. È chiaro che Renzi sta andando a fare scouting, i pezzo marci se li prendesse lui. Avrà trovato il prezzo giusto così come per Orellana e altri», sentenzia la senatrice M5S Barbara Lezzi. Mentre il deputato Samuele Segoni parla di fulmine a ciel sereno, Manlio Di Stefano è duro: «Finalmente chiarisce che il suo mandato non era quello datogli dal M5S ma quello di Matteo Renzi».
Più calma la dichiarazione dell’attuale capogruppo M5S alla Camera Andrea Cecconi: «A Tommaso auguriamo buona fortuna e tanti auguri per la sua carriera politica. Certo, sarebbe stato più onesto dimettersi, considerando che Currò è stato eletto nelle fila del Movimento 5 Stelle. Andrà a collocarsi nella posizione che più lo identifica, ovvero in mezzo agli altri ‘onorevoli’, perché il MoVimento 5 Stelle non è fatto di persone come lui».
«Currò – accusa invece il deputato Angelo Tofalo – non è stato capace di dire queste parole nella nostra assemblea settimanale ma ha preferito farlo in aula all’insaputa di tutti! Chissà forse Renzi ed i suoi lo sapevano… Accetto ogni critica da dentro e da fuori ma questo ‘omnicchio’ avrebbe dovuto dimettersi immediatamente invece da domani si terrà tutto lo stipendio parlamentare! Certi traditori meglio perderli che trovarli! Andiamo avanti che c’è tanto da lavorare e un Paese da riprogettare!».
Il collega @Tom_Curro inqualificabile. Dimissioni normali come tutti no eh? Per forza da spettacolarizzare…il Pd ringrazia. Vai, vai pure.
— Giulia Di Vita (@GiuliaDiVita) 16 Dicembre 2014
Intanto però nel Movimento si temono nuovi addii. L’uscita di oggi potrebbe non essere l’unica. L’ultimo saluto è stato accolto con una “Ola” tra i colleghi 5 stelle, nei banchi dei pasdaran. Sono volati applausi sarcastici. Currò ha preferito uscire dall’aula, senza fermarsi davanti ai cronisti. Rosso ancora in viso, scosso. Come scossi sono adesso i deputati a lui più vicini, sorpresi dal gesto. I falchi invece sorridono dentro. Tanto – come avrebbe detto Casaleggio nella sua ultima visita romana – quella è la porta: se ne andranno da soli.