Torino Film Festival, le anticipazioni dei film in programma
29/10/2015 di Redazione
La 33esima edizione del Torino Film Festival si aprirà con Suffragette, il film di Sarah Gavron che descrive le condizioni di vita e di lavoro delle donne londinesi all’inizio del secolo scorso.
Ambientato nel 1912 è stato scritto da Abi Morgan, già autrice di The Iron Lady, Shame, e Brick Lane. La vicenda ruota attorno a Maud, una lavandaia interpretata da Carey Mulligan, Edith, farmacista che fabbrica bombe in casa (Helena Bonham Carter) e della proletaria Violet (Anne-Marie Duff). Suffragette vanta la partecipazione speciale di Maryl Streep, che interpreta Emmeline Pankhurst, l’attivista britannica che nel 1903 fondò l’Unione sociale e politica delle donne (Women’s Social and Political Union) dando così una spinta fondamentale al diritto delle donne al voto politico, il “suffragio”, concesso fino ad allora solo agli uomini.
I TITOLI IN PROGRAMMA DIVISI PER SEZIONE –
Festa mobile
– Suffragette di Sarah Gavron (Regno Unito, 2015, 106’) – Film di apertura – Distribuito da BIM
– West & Soda di Bruno Bozzetto (Italia, 1965, 86’) – Restauro
– La felicità è un sistema complesso di Gianni Zanasi (Italia, 2015, 117’) – Distribuito da BIM
– Prima che la vita cambi noi di Felice Pesoli (Italia, 2015, 80’)
– Me and Earl and the dying girl di Alfonso Gomez-Rejon (USA, 2015, 105′) – Distribuito da Fox Searchlight
– Nie Yinning / The Assassin di Hou Hsiao-Hsien (Taiwan/Cina/Hong Kong, 104′) – Distribuito da Movies Inspired
– Pod Electricheskimi oblakami / Under electric clouds di Alexey German Jr. (Russia/Ucraina/Polonia, 2015, 130′) – Distribuito da Movies Inspired
TFFdoc
– La France est notre patrie di Rithy Pahn (Francia/Cambogia, 2014, 75’)
– Miss cinema – Archivio Mossina a cura di Home Movies (Italia, 2015, 50’)
Programma di apertura della sezione TFFdoc/Mediterraneo:
– Mediterranée di Jean-Daniel Pollet (Francia, 1963, 44’)
– Eclipse of Useless Light di Théo Deliyannis (Grecia, 2015, 15’)
– A Distant Episode di Ben Rivers (Regno Unito, 2015, 20’)
– JDP/JLG 1963 – 2012 a cura di Gaël Teicher e Freddy Denaës (Francia, 2012, 28’)
Onde
– Cemetery of Splendour di Apichatpong Weeresethakul (Thailandia/Regno Unito/Francia/Germania/Malesia, 2015, 122’)
– Stand-by for a Tape Back Up di Ross Sutherland (Regno Unito, 2015, 63’)
IN EVIDENZA –
LA FELICITÀ È UN SISTEMA COMPLESSO –
Nel film di Gianni Zanasi, Valerio Mastandrea interpreta Enrico Giusti. Per lavoro avvicina dirigenti totalmente incompetenti e irresponsabili che rischiano ogni volta di mandare in rovina le imprese che gestiscono. Lui li frequenta, gli diventa amico e infine li convince ad andarsene evitando così il fallimento delle aziende e la conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro. E’ il lavoro più strano e utile che potesse inventarsi e non sbaglia un colpo, mai. Ma una mattina un’ auto cade in un lago e tutto cambia. Filippo e Camilla, due fratelli di 18 e 13 anni, rimangono orfani di un’importante coppia di imprenditori. Enrico viene chiamato col compito di impedire che due adolescenti possano diventare i dirigenti di un gruppo industriale d’importanza nazionale. Dovrebbe essere il caso più facile, il coronamento di una carriera ma tutto si complica e l’arrivo inatteso della fidanzata straniera di suo fratello rende le cose ancora più difficili. In realtà sarà il caso che Enrico aspettava da tanto tempo, quello che cambierà tutto, per sempre.
ME & EARL & THE DYING GIRL
Me & Earl & the Dying Girl (titolo italiano Quel fantastico peggior anno della mia vita) è l’ultimo film di Alfonso Gomez-Rejon, basato sull’omonimo romanzo di Jesse Andrews, che ne ha curato anche la sceneggiatura. Già vincitore del premio del pubblico e del gran premio della giuria al Sundance Film Festival 2015, ha ricevuto la standing ovation del pubblico.