Travaglio e Santoro si separano, divisi dal M5S
21/07/2017 di Andrea Mollica
EDIT: nella prima versione dell’articolo era citato in modo scorretto il nome del giornalista che ha anticipato la notizia, Gianni Dragoni del Sole 24 Ore. Ci scusiamo per l’errore.
Travaglio e Santoro hanno definito la loro separazione. Il progetto di realizzare in TV con la collaborazione tra la società editoriale del Fatto e Zero Studio’s è finito. Nel maggio del 2016 l’annuncio dell’ingresso nelle reciproche società era stato salutato con entusiasmo. «La società Zerostudio’s ieri ha acquisito il 7% della Società Editoriale Il Fatto. Il passo societario è un preludio importante agli sviluppi futuri della società che prevedono la creazione di un laboratorio televisivo anche sul web a cura di Michele Santoro». La trattativa, annunciata sul sito di Gianni Dragoni, è stata definita ieri, come riporta anche il Giornale di oggi riprendendo l’indiscrezione del giornalista del Sole 24 Ore. Zero Studio’s ha ceduto il 7% delle quote della Editoriale Il Fatto, mentre il gruppo del quotidiano di Marco Travaglio ha scambiato allo stesso valore il 46,8% del capitale di Zero Studio’s che deteneva. La conferma ufficiale è stata data dall’AD dell’Editoriale Il Fatto Cinzia Monteverdi al Giornale.
LA SEPARAZIONE TRA TRAVAGLIO E SANTORO
Secondo Dragoni il progetto di Santoro e Travaglio è naufragato per le differenti linee editoriali dei due giornalisti, palesatasi in modo evidente durante la campagna del referendum costituzionale. Michele Santoro, che non aveva dichiarato la sua scelta di voto, aveva rimarcato il suo dissenso verso lo schieramento così esplicito del Fatto Quotidiano per il No così come per la sua vicinanza al M5S in una intervista al Foglio.
Non trovo strano che Marco Travaglio abbia schierato il Fatto a favore del no. Trovo tuttavia imbarazzante che tutto il giornale, fin dentro ai necrologi, sia schierato per il No. In ogni sua riga. È ridicolo. Trovo imbarazzante possedere delle quote di un giornale senza sfumature, che non ha dubbi, costruito in questo modo. Ne parleremo, credo, dopo il referendum. ..Se a Marco (Travaglio, Nda)dici che è diventato l’organo di qualcuno, ti spara. C’ è di sicuro una corrispondenza tra lui e il Movimento. Non so quanto organica. Ma c’ è”