Treni e neve. In Romagna i disagi più gravi

Lettera di CS MoV 5 Stelle Regionale
COMUNICATO STAMPA MoVimento 5 Stelle
16 Marzo 2012
TRENI E NEVE
In Romagna i disagi più gravi
Favia: “Peri scenda dal pero: dov’era negli ultimi 15 anni?”
Defranceschi: “Investimenti solo in cemento e autostrade, queste sono le conseguenze: una Waterloo dei treni”
I numeri ufficiali: 2610 treni soppressi durante le nevicate, tre settimane di disservizi e agonie
“Incredibili le lacrime di coccodrillo di Alfredo Peri, che ormai quotidianamente troviamo sui giornali a lanciar strali contro Trenitalia” – attacca Giovanni Favia, Consigliere Regionale del Movimento 5 Stelle – “ma ci sbagliamo o lui è al terzo mandato come assessore ai Trasporti? Chi avrebbe dovuto investire sul ferro, come diciamo da anni, se non lui? E invece il caro Peri sembra venga dalla Luna, e gioca a scaricabarile con le imprese che hanno in gestione il servizio. Ma la Regione cos’ha fatto per i treni negli ultimi vent’anni? Nulla. Ricordiamo le dichiarazioni dell’assessore, sempre tese a minimizzare le nostre denunce di abbandono del sistema trasporti stico ferroviario. Adesso chi aveva ragione?”
“Da anni la direzione di questa Regione è chiara: asfalto, asfalto, asfalto. Priorità assoluta ai trasporti su gomma, alle auto e ai camion. Nessuna considerazione per le ferrovie, i treni e i pendolari” – ricorda Andrea Defranceschi, che ripassa i numeri – “negli ultimi 10 anni, fra il 2003 e il 2011 (lo dice lo studio Pendolaria di Legambiente) abbiamo investito 355 milioni di € in strade, e solo 25 milioni di € in ferrovie. La differenza è abissale e conferma quanto detto: qui pensiamo solo alle auto e non ai treni. Le nevicate hanno portato alla cancellazione di 2.610 treni (escludendo i 4 giorni di nevicate più intensi: 1,2 e 11 e 12 febbraio) e, per stessa ammissione dell’Assessore, quel che più è mancata è la comunicazione dei disservizi verso gli utenti, abbandonati a se stessi. Il fatto è che per comunicare bene non servono infrastrutture, ma buona volontà e la capacità di non nascondere la testa sotto la sabbia, come se andasse tutto bene. Non è stato così, anzi, è stata la Waterloo del nostro sistema ferroviario” – conclude il Capogruppo M5S – “Ora il nuovo bando può essere una base di partenza, ma risulterà perfettamente inutile se non ci sarà la volontà di investire in ferro e non in asfalto. E’ la priorità, bisogna cambiare i pesi dei capitoli di speso.”
In Romagna
Per quanto riguarda i treni ad alta velocità e quelli “nazionali”, hanno subito una riduzione del 30-40% rispetto al normale. Nonostante la minore densità, su alcune tratte il loro passaggio ha comunque influito sui treni regionali, che dunque sono stati soppressi in misura maggiore. Fra le direttive che hanno sofferto di più, oltre a Venezia e Verona, proprio quella per Rimini.
Le linee regionali, come detto, sono state duramente colpite, e fra queste la linea più disastrata (oltre alla Bologna-Prato), è stata proprio la Bologna-Rimini/Ravenna.
Nei periodi dal 3 al 10 febbraio, e dal 13 al 23 febbraio, le soppressioni sono state in totale 2.496. Non tutte le linee sono state colpite nello stesso modo; i maggiori disagi di sono avuti per 4 tratte. Fra queste, hanno subito ben 334 soppressioni la Bologna-Rimini e 154 la Bologna-Ravenna.
ANDREA DEFRANCESCHI – GIOVANNI FAVIA
Gruppo Assembleare Movimento 5 Stelle-Beppegrillo.it
Emilia-Romagna
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