Tutte le donne di Beppe Grillo alle elezioni europee

Il Movimento 5 Stelle non ha avuto bisogno di quote rosa. Sono ben 34 le donne pentastellate candidate nello squadrone di Beppe Grillo per le prossime elezioni europee di maggio. C’è chi vive all’estero, chi parla un fluente inglese, chi pare una semisconociuta nei meet up, chi ha posato senza veli. Di tutto un po’. E l’obiettivo fisso del Capo è di arrivare ad “oltre” 20 parlamentari a Strasburgo.

Il post di Beppe Grillo contro Matteo Renzi e le 5 candidature femminili a capolista Europee
Il post di Beppe Grillo contro Matteo Renzi e le 5 candidaturerosa come capolista alle elezioni europee

LE CREATIVE – Marika Cassimatis, 51 anni, ha due lauree ed è docente di Geografia all’Istituto Rosselli di Sestri Ponente. Punta ad una unione dei paesi dell’Europa mediterranea per «valorizzare la loro vocazione agricola, turistica e culturale per ritrovare un equilibrio economico e sociale, sganciandosi dai diktat dei potentati finanziari dell’Europa centrale». «Nel Parlamento europeo il M5S – promette – lavorerò per rinegoziare tutto, dai Trattati alla moneta unica». Ha la passione per la scrittura. I suoi libri? Ghiaccio bollente e Nido di Serpi. Quest’ultimo ha un suo particolare abstract:

Bartolomeo A Genova, Davide e Francesca si trovano tra le mani il diario di Re, il barbone che da anni vive sui binari della stazione. Chi era Re e chi lo ha ucciso? Per seguire le orme del vecchio, i due giovani si perdono tra i vicoli genovesi e vengono coinvolti nella trama di un intrigo internazionale che dipana le sue fila dall’India al Paraguay, dall’Algeria alla Calabria. La regia è insospettabile, nascosta all’ombra dei vicoli genovesi,tra profumi di pesto e polvere di cocaina.

Scrive anche l’attivista Laura Agea, mentre lavora nel campo dell’editoria Giuseppa Campo, per la casa editrice scientifica McGraw-Hill Education. Eleonora Evi, attivista da 4 anni, ha 30 anni e ha ottenuto più voti in Italia. Corre per la Lombardia: 556 preferenze raccolte. Anche lei, come altri, fu candidata alle scorse regionali: «Credo sia necessario cambiare le cose, stile di vita, andare oltre l’unione monetaria – ha dichiarato nella sua “video candidatura” – Credo che design e politica possano lavorare insieme per risolvere i problemi. Come nel campo dei rifiuti, nella battaglia contro l’obsolescenza programmata delle merci». E poi c’è Tiziana Geraci, giovane architetto emigrata in Svizzera che lavora per la onlus ecosostenibile Gaea21. La sarda Giulia Moi invece ha una specializzazione (PhD_Doctor in Philosophy) ovvero ricerca e sviluppo di nuovi farmaci da sostanze naturali.

LE GUERRIERE – La ligure Tiziana Beghin, 42 anni, ha un curriculum di tutto rispetto. Imprenditrice, vive con il compagno e le tre figlie a Castelnuovo Bormida, in provincia di Alessandria. Per questo motivo Beghin rappresenterà il Piemonte. Alle spalle ha un diploma al liceo linguistico Deledda e una laurea in Economia e commercio all’Università di Genova. Militante ai tempi della Pantera, si presenta così nella bio riguardo al suo “primo” movimento: «Eravamo apartitici e l’unica cosa che ci interessava era portare avanti la difesa del nostro dritto allo studio». Ilaria Mastrorosa, 28 anni, è la candidata savonese. Nata a Torino, ha raggiunto 878 preferenze. Grillina dal 2010, ha una storia particolare. Si ammalò di Linfoma di Hodgkin e da quel momento in poi iniziò la sua lotta contro la centrale a carbone Tirreno Power. Una battaglia, la sua, fatta per fare chiarezza sulle emissioni dell’impianto bloccato dalla magistratura tre settimane fa. E sempre le centrali al carbone saranno il punto da affrontare una volta arrivata a Strasburgo. Grazia Mennella, medico ospedaliero da 23 anni, ha invece denunciato in passato disservizi nei percorsi assistenziali e il riposo dei dipendenti. Per questa sua azione, dal suo ospedale, ha ricevuto 4 provvedimenti disciplinari, l’ultimo dei quali (come riporta il quotidiano LeccoNotizie) “presenta concretamente il rischio di licenziamento”. Ora è candidata a Nord ovest col MoVimento. Alice Tranchellini è una mamma e ha una laurea in Economia e Commercio. Di Milano, si candida “per contribuire a costruire un’Europa più pari”. Suo cavallo di battaglia? Le Pari opportunità. Fu candidata portavoce per il Movimento 5 Stelle alle elezioni Regionali della Lombardia 2013. Anche Alessandra Viola, di Gallarate, lotta per uguali diritti. Collabora con la sezione locale delle Agende rosse di Borsellino e con Nessuno indietro a Milano. Antonella Di Prima è invece di Sciacca e fa parte del “Comitato Salviamo il Paesaggio Sciacca”. Infine c’è la pugliese Rosa D’Amato, iscritta ai meet Up locali dal 2007, membro di “Taranto libera” prima e di “Taranto L.I.D.E.R.”.

LINGUE E SEGNI E BLOG – Anna Rossi vive a Roma dove lavora e a Cesena dove risiede. Docente di Business English è subentrata a Roberta Cecchin (candidatura che ha creato non pochi problemi a Parma). Nives Gargagliano, dopo due gravidanze, è mamma a tempo pieno. Ha realizzato una videocandidatura direttamente in inglese. E poi c’è Giulia Gibertoni, docente di semiotica alla Cattolica di Milano. Alle spalle ha una esperienza da senior manager per un anno presso la Maserati, a Modena. Spazio anche alle persone “celebri”. In lista è finita anche la blogger (vicinissima ai 5 Stelle) Silvia Fossi. «Per noi – scrive l’attivista Barosco sulla sua pagina Facebook – è una piccola vittoria, perché Silvia è una di noi, lei che vive a Signa ci è sempre stata vicino. Silvia è una persona da sempre al servizio degli altri, a lei dobbiamo tante dirette streaming, a lei dobbiamo molto. Silvia è una persona semplice, è una del popolo e per il popolo. Ha lasciato agi e benessere in favore della coerenza. Silvia ti saremo vicini, in qualunque modo».

HOT A 5 STELLE – E poi ci sono le candidature più discusse. Una di queste riguarda è Silvia Incerti, 27 anni, militante del MoVimento 5 Stelle (candidata però al consiglio di Reggio Emilia) che posò senza veli per il calendario SexPolitik 2008 in onore del governo di Romano Prodi. Secondo quanto riporta TgCom24, quel calendario sarebbe stata una «semplice operazione di marketing» per ravvivare un po’ il suo curriculum di ragazza immagine, indipendentemente dalla sua fede politica. Tornando indietro ora quelle foto Silvia non le farebbe: più «Se tornassi indietro – si sfoga in rete – quel calendario, non lo rifarei.. non mi ha portato alcun tipo di beneficio. Essere carini, non basta, bisogna dimostrare il proprio valore. Io l’ho dimostrato e lo dimostrerò, sia sul lavoro che in tutti gli altri ambiti. Attivismo e impegno politico nel M5S ovviamente incluso, Sia in caso di elezione che non. La mia è passione, nessuna forma di esibizionismo». Altre foto che fanno discutere sono quelle di Marina Adele Pallotta. Maestra, vive a Macerata ed è attualmente in aspettativa non retribuita. In passato però ha posato come modella. C’è ancora il suo book on line, che in molti non hanno esitato a spammare in rete. La bio sotto gli scatti (per nudo soft) recita: «Il mio obiettivo? Diventare la nuova Jennifer Lopez italiana, o al limite, nel campo della moda, la nuova Kate Moss. Sono laureata e specializzata in professioni legali, ho un master in dirigenti scolastici. Mi accontento solo di altissimi livelli».

guarda la gallery:

E poi c’è la candidatura di Daniela Aiuto con un legame parentale che viene un po’ troppo discusso in rete. Prima da Noi riporta i dubbi sul suo attivismo di vecchia data:

«Io l’ho votata», esce allo scoperto uno dei suoi sostenitori, «almeno ha i certificati penali puliti , ed è una professionista». Ma questa motivazione non viene digerita da chi nel Movimento sta da tempo e partecipa attivamente alle varie iniziative: «ma l’attivismo allora non serve? Chi ci mette la faccia in mezzo alla gente, sacrificando lavoro, famiglia e altro? Noi siamo al servizio del movimento e non il contrario». «Potrebbe voler dire», commenta un altro grillino, «che le vecchie dinamiche della politica “tradizionale” stanno ben attecchendo anche da noi. Non facciamo altro che dire agli iscritti di PD e PDL che si meritano lo schifo che hanno votato, vorrà dire che se la Sig.ra Aiuto non si comporterà bene ce lo siamo meritato anche noi». «Aspettatevi il marito candidato al Pdl, scontro in famiglia. Ahahahahah», chiude un altro attivista.

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NUOVE LEVE & CO.– Alice Salvatore, giovane laureata e con esperienze all’estero, è la più votata in Liguria. E poi c’è Francesca Nicchia, cresciuta in Campania, ma laureata a Trieste (ed economia a Parigi). Battaglie? Quella contro lo sversamento di rifiuti tossici in Campania dal 2006.  Antonella Laricchia, 26 anni è volontaria a Bari mentre Luigia Embrice ha 25 anni, ed è campana. Quest’ultima ha iniziato proprio da Scisciano ed è stata candidata alle ultime Comunali senza però ottenere l’ingresso in consiglio. Silvia Piccinini, di Bologna, è classe 1982. Pare avere un bel caratterino (e un discreto seguito). Gira in rete un video-scontro con l’ex 5 Stelle per eccellenza (ora colonna di Democrazia in MoVimento) Valentino Tavolazzi.

La sicula Maria Saija è vegetariana ma ama la “caccia” del pescespada. Gira il mondo per lavoro. Valeria Ciarambino di Pomigliano è attivista da 3 anni ed è invece una fedelissima di Di Maio. Isabella Adinolfi ha alle spalle esperienze con il Movimento Decrescita Felice e degli orti sinergici. Bianca Maria Zama ha invece ottenuto 366 voti nel Lazio. Lei, co-organizer del meet up di Ariccia, è attivista dal 2008. Mara Ziantoni è invece direttore di territorio “presso una delle maggiori banche italiane” (anche se nella sua bio non cita quale). Laura Ferrara è invece mamma e legale al foro di Cosenza, così come è collega nel settore la sua compagna di Movimento Simona Suriano (che lavora per il gruppo Ars 5 Stelle). Melania Pomante vive invece a Stoccolma: «In vita mia non ho mai votato prima delle Parlamentarie», spiega con franchezza nella sua videocandidatura. Ancora più onesta è Paola Sobbrio, attivista storica da Marsala, che nella sua canidatura spiega gli attimi in cui ha deciso di candidarsi a Strasburgo: «Quando mi è arrivata la mail dal Blog di Beppe, Grillo, con oggetto: “Elezioni europee 2014: candidati online!” ho aperto il link e mi è apparsa una schermata con su scritto: si mi candido, no non mi candido. Ho chiuso la schermata e sono andata a farmi una camomilla. Questa domanda mi ha messo in agitazione e non mi ha fatto dormire. E’ una scelta difficilissima, che richiede un’assunzione di responsabilità supportata da consapevolezza e maturità. Ed io nonostante i miei 41 anni mi sono più volte chiesta se avessi la consapevolezza e la maturità necessarie per fare questa scelta». L’illuminazione spesso arriva dove meno te l’aspetti: «Ho deciso di parlarne con mia figlia, ho chiesto un suo parere e lei mi ha chiesto: “perché ti candideresti?”».

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