UBI Banca, nuove perquisizioni per ostacolo alla vigilanza
11/02/2015 di Redazione
Nuova perquisizione a UBI Banca. La procura di Bergamo ha disposto nuovi controlli nella sede di una delle più grandi banche popolare del nostro Paese in merito a un nuove ipotesi di reato in merito all’inchiesta avviata l’anno scorso, che vede tra gli indagati, oltre ai vertici di UBI Banca, anche Giovanni Bazoli, il presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo.
UBI BANCA, NUOVE PERQUISIZIONI –
La Guardia di Finanza ha perquisito su ordine della procura di Bergamo la sede di UBI Banca, nell’ambito di un’inchiesta che vede indagati i vertici di una delle più grandi banche popolari italiane. I finanziari, oltre a Ubi Banca , hanno perquisito anche le sedi della Compagnia delle Opere di Bergamo, la rete di imprese legata a Comunione e Liberazione, e della Confiab, la confederazione degli artigiani di Bergamo. I reati di cui sono accusati i vertici di UBI Banca riguardano presunte irregolarità sull’assemblea dei soci del 2013 che ha eletto i componenti del consiglio di gestione e di sorveglianza dell’istituto nato dalla fusione di Banche popolari Unite e Banca Lombarda. Gli inquirenti ipotizzano che siano state falsificate firme dei soci così come raccolte illecitamente deleghe in bianco. Nelle assemblee delle banche popolari vige il principio del voto capitario, ovvero una testa e un voce, e non il voto ponderato in base al capitale dei soci che vige nelle società per azioni. Il reato di illecita influenza sull’assemblea è disciplinato dal codice civile.
UBI BANCA, GLI INDAGATI – Nella nuova inchiesta su UBI Banca sono indagati il presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa San Paolo, Giovanni Bazoli, nella qualità di presidente dell’Associazione banca lombarda e piemontese e i vertici di UBI Banca. Si tratta di Franco Polotti, presidente del consiglio di gestione di Ubi Banca, Andrea Moltrasio, presidente del consiglio di sorveglianza, Victor Massiah, amministratore delegato, Mario Cera, vicepresidente vicario dle consiglio di sorveglianza, ed Emilio Zanetti, consigliere di amministrazione della Banca Popolare di Bergamo e della Banca Popolare Commercio e industria. Per i sei dirigenti di UBI Banca il reato ipotizzato è ostacolo alla vigilanza. Giovanni Bazoli sarebbe indagato perché in qualità di presidente dell’Associazione Banca Lombarda e Piemontese avrebbe messo organizzato un meccanismo con l’associazione Amici di Ubi tale da nominare i vertici delle banca popolare, senza che ne venissero informate le autorità di vigilanza. L’associazione presieduta da Giovanni Bazoli e Amici di Ubi sono i due maggiori azionisti di UBI Banca, il quinto gruppo creditizio italiano per sportelli con 5,6 miliardi di capitalizzazione.
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