Un’aspirina al giorno non toglie il medico di torno
10/01/2012 di Redazione
“Fa bene solo agli infartuati”, dicono i medici, “fate attenzione”
L’aspirina, il “farmaco meraviglia”, il rimedio degli indiani d’america diventato la pastiglia più famosa del mondo, di cui gli scienziati non sanno ancora esattamente tutti gli effetti benefici e il motivo per cui faccia, in effetti, bene all’organismo, è di nuovo sotto attenzione da parte della comunità scientifica: perché che faccia bene è noto, ma è risaputo anche che può essere molto, molto dannosa. E la pratica che è stata addirittura consigliata da alcune recenti ricerche, quella di assumerne una dose al giorno, sarebbe assolutamente da contrastare.
BENE O MALE? – “Lo studio su 100mila persone sane che hanno preso aspirina ha dimostrato che il farmaco riduce il rischio di attacchi di cuore circa del 10%. Tuttavia il rischio di sanguinamento è salito del 30%”, scrive il Daily Telegraph, ovvero: i danni rischiano di superare i benefici. “Uno su 120 persone trattate con aspirina in un periodo di sei anni ha evitato attacchi di cuore o infarti”, ma, al contempo, “uno su 73 ha sofferto per sanguinamenti potenzialmente molto significativi”.
ATTENZIONE – Per cui, per le persone che hanno già subito un attacco di cuore, un’aspirina al giorno può far bene: ma a livello di prevenzione, per i soggetti sani, assumere un’aspirina al giorno rischia di essere particolarmente dannoso, visto che, come dicevamo, espone l’organismo al rischio di emorragie. Kausik Ray, professore alla Saint George University di Londra, spiega così la situazione: “Gli effetti benefici dell’aspirina nella prevenzione di futuri eventi cardiovascolari in soggetti con conclamati eventi precedenti non è in discussione. Incoraggiamo i soggetti in queste condizioni a continuare la loro terapia. Tuttavia, i benefici dell’aspirina in soggetti non soggetti a queste patologie sono molto più modesti di quanto in precedenza ritenuto”.