Il video della polizia ungherese che caccia bambini e migranti con lo spray urticante
03/09/2015 di Redazione
Braccati, come cani al buio, ricacciati indietro con lo spray urticante negli occhi, mentre hanno in braccio i loro bambini. È il video diffuso dal New York Times che riprende un gruppo di migranti siriani al confine tra la Serbia e l’Ungheria. Si tratta di uomini, donne e bambini, provenienti dalla Siria (da Deir al-Zour), che hanno cercato di attraversare il confine la notte del 30 agosto scorso. Sono stati individuati dalla polizia ungherese. Ecco quegli attimi drammatici, riportati sul NYT:
“Famiglie! Bambini!” Grida in inglese uno dei profughi alla polizia, prima di voltarsi verso i suoi compagni e tranquillizzare: “Va tutto bene, rimaniamo tutti uniti, dite ‘per favore’. Forse ci accettano se non diciamo altro. Solo ‘per favore'”. “Per favore, per favore, per favore” grida il gruppo all’unisono. Poi, il silenzio.
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UNGHERIA: SPRAY URTICANTE SUI MIGRANTI
– Il gruppo ha messo i piedi nella fossa, davanti al filo spinato. Una donna, con un cappello sulla testa, ha aperto la strada al gruppo. Porta un bimbo di 18 mesi tra le braccia. Ma quello che poteva esser un piccolo passo verso la meta si trasforma in altro:
Si trovava a due passi dai poliziotti quando uno degli agenti spruzza qualcosa nell’aria. Per qualche secondo, nel caos, si sente solo il pianto del bambino. Il gruppo ritorna indietro a tentoni, fino alla parte serba, tossendo e coprendosi la bocca. Qualcuno corre indietro a lavare la pelle con della Coca-Cola. Partono gli insulti contro la polizia.
“Uccidimi, uccidimi ora”, grida uno dei migranti.
“Il mio piccolo amore non può aprire gli occhi”, grida la donna col cappello modulando la voce tra il tranquillo (per il bambino) e la rabbia. “Mi ha fatto cenno di andare avanti, poi ha spruzzato verso me e il bambino”.
Gli agenti sono rimasti fermi sul posto per alcuni minuti. Poi sono ripartiti via, in auto.
Interpellata dal New York Times la polizia ungherese ha preferito non commentare.