Unioni Civili senza stepchild adoption? La delusione Lgbt: «I nostri figli svenduti»
23/02/2016 di Redazione
L’ipotesi di approvare le unioni civili senza stepchild adoption ha innescato dure critiche al governo e alla maggioranza che lo sostiene da parte delle associazioni omosessuali. Secondo gli attivisti del mondo Lgbt lo stralcio dell’articolo sull’adozione del figlio del partner dal ddl Cirinnà significherebbe stravolgere il testo e dar vita ad una «legge monca».
UNIONI CIVILI, LA GUIDA
Cosa è il patto di convivenza
Cosa è la convivenza di fatto
Cosa sono le unioni civili
Stepchild Adoption: cos’è
UNIONI CIVILI SENZA STEPCHILD ADOPTION, FAMIGLIE ARCOBALENO: «FIGLI SVENDUTI»
Maria Novella De Luca su Repubblica spiega che i principali gruppi che chiedono il riconoscimento dei diritti delle coppie gay (Arcigay, Rete Rainbow, Agedo, Gay Net) son convinti che la stepchild adoption sia il «cuore» della legge sulle unioni civili. E riporta la posizione dura delle Famiglie Arcobaleno:
“Hanno svenduto i nostri figli per un accordo politico, come potranno d’ora in poi guardarsi allo specchio?”. Marilena Grassadonia, presidente delle Famiglie Arcobaleno, parla con una foga che sconfina nella commozione. “E’ soltanto stanchezza, sono anni che lottiamo, e adesso che sembrava la volta buona, anche i partiti in cui avevamo creduto ci voltano le spalle, fanno affari sulle nostre teste con quegli stessi senatori che in aula hanno paragonato i nostri bambini ad animali o a creature Ogm. Pensate che insulto…”.
Si sente ferito al cuore il movimento Lgbt italiano, tradito sia dal Pd che dal Movimento Cinque Stelle, perché, “senza la stepchild adoption quella che nascerà sarà una cosa monca, una legge per i gay ma i gay non festeggeranno, se non si tutelano i più deboli, i bambini, che senso ha tutto questo?”. Sarebbe come gioire sulle ceneri di una speranza, fa capire Marilena Grassadonia, mamma insieme a Laura di tre bambini, Flavio, Diego e Jordi. “I nostri figli stanno soffrendo, noi abbiamo regalato all’Italia la nostra intimità per farci conoscere, e far capire che siamo buoni genitori, la società l’ha compreso, la politica no, votare il maxiemendamento è uno sbaglio, si torni al percorso parlamentare senza stralciare i diritti dei bambini”.
(Foto di copertina da archivio Ansa. Credit: Andrea Ronchini / Pacific Press via ZUMA Wire)