Unioni Civili, la sfida di Gigi De Palo: «Si iscriva al registro l’1% degli italiani o non se ne parli più»
03/02/2015 di Alessio Barbati
«Se è vero come è vero che questo atto ha un valore simbolico, perché Roma è la capitale e può dare un segnale chiaro al Paese, allora questo valore simbolico lo deve avere in un senso e nell’altro. E quindi la mia proposta è: se in un anno l’1% (una percentuale irrisoria e simbolica) della popolazione della capitale non si iscrive al registro togliamolo e non parliamone più nemmeno a livello nazionale perché vuol dire che non è una priorità».
È con questa sfida che Gianluigi De Palo, capogruppo della Lista Civica Cittadini X Roma accoglie il voto favorevole dell’assemblea Capitolina all’istituzione di un registro delle unioni civili.
POLITICHE FISCALI PER LE FAMIGLIE – Secondo l’organizzatore della “protesta dei passeggini” , ad oggi sono circa 150 le città italiane che hanno istituito il registro con iscrizioni pressoché nulle, si tratterebbe di «solo 5 coppie a Cagliari, 4 a Bologna e 2 a Napoli» per cui, ragiona De Palo, «forse il registro non è così importante, forse in un paese a nascita zero sarebbe più opportuno e più utile pensare a politiche fiscali per le famiglie, piuttosto che aiutare persone che non si sposano e celebrano la loro non unione. Qui si sta evidenziando un grande bluff, perché è più facile regalare un registro delle unioni civili che sporcarsi le mani a risolvere i problemi dei romani». Ma quali sono i problemi dei romani? «Un sindaco dovrebbe spaccarsi la schiena andando a parlare con i cittadini, con i sindacati e con i genitori nelle scuole» risponde De Palo.
CONTROLLI NELLE SCUOLE – Pochi giorni fa, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, ha chiesto un intervento dei Carabinieri nelle scuole della capitale, per verificare quale fosse lo stato di pulizia e di sicurezza degli istituti. Un’iniziativa che Ignazio Marino non sembra aver accolto con particolare entusiasmo e De Palo è drastico: «Questo sindaco ha paura dei controlli. Fino a che Marino farà polemica quando vengono effettuate ispezioni in un asilo le cose non miglioreranno, ben vengano iniziative di questo tipo perchè significa che i nostri bambini sono tutelati».