Uova contaminate anche in Italia, un sequestro in Emilia Romagna
12/08/2017 di Redazione
Il caso delle uova contaminate con il Fipronil riguarda anche l’Italia. C’è anche il nostro Paese tra i 15 dove sarebbero arrivati i prodotti a rischio e sono già scattati controlli e sequestri. In Emilia Romagna è stata individuata una partita di prodotto liquido pastorizzato, finita ad aziende del settore dolciario. Scrive Michele Bocci su Repubblica:
Centosessanta quintali di bianco e ottanta di rosso pronti per essere distribuiti tra l’altro ad aziende e esercizi commerciali italiani che realizzano dolci, pasta e altri alimenti. Le uova al Fipronil sono arrivate in Italia in forma liquida e pastorizzata, senza guscio. Il ministero della Salute ha individuato la partita in un’azienda di distribuzione in Emilia-Romagna grazie a una segnalazione arrivata dalla Francia attraverso il canale Rasff, cioè il “rapid alert system for food and feed” dell’Unione Europea. L’impresa che ha lavorato le uova ha comunicato di averle acquistate da uno degli allevamenti olandesi finiti nello scandalo dell’insetticida e tutti gli Stati dove si trovano i suoi acquirenti sono stati avvertiti.
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UOVA CONTAMINATE, IN ITALIA SITUAZIONE SOTTO CONTROLLO
In base alle regole vigenti per le contaminazioni degli alimenti il materiale sospetto dovrebbe essere distrutto senza essere neanche analizzato. Il Ministero della Salute ha comunque precisato che fino ad ora non risultano che le uova al veleno siano state distribuite ai consumatori. Con il sequestro della partita nei magazzini del distributore emiliano la situazione sarebbe sotto controllo. Si è risaliti all’azienda attraverso riscontri incrociati effettuati dal Ministero tra le aziende coinvolte nello scandalo e quelle che hanno spedito il loro prodotti in Italia negli ultimi tre mesi.
UOVA CONTAMINATE, COS’È IL FIPRONIL
L’epicentro dello scandalo è in Olanda, primo esportatore al mondo di uova. Il Fipronil, che si accumula nel grasso addominale delle galline, è stato ritrovato in un insetticida che serve a disinfestare i pollari dagli acari rossi, parassiti che si annidano nel sangue delle galline. È anch’esso un insetticida. Viene usato nei collari anti-pulci dei cani. Ma è vietato sugli animali destinati all’alimentazione umana.