Vacanze studio, tutto quello che c’è da sapere

LA DESTINAZIONE E’ IMPORTANTE – Se Edimburgo può lasciare l’amaro in bocca ad un teenager vivace sia per via del clima sia per la mancanza di divertimenti esistono altre località come Malta che invece attirano e non poco l’attenzione dei ragazzi. In questo caso la palla passa ai genitori. Sono loro infatti, di concerto con l’agenzia a dover scegliere la destinazione più consona per il futuro dei loro figli, in quanto a volte le condizioni si prestano a facilitare le conoscenze interpersonali piuttosto che ad incentivare il ruolo della lingua. Su una cosa è necessario essere chiari: data l’importanza di questo business nelle varie economie locali, gli abitanti manterranno sempre la giusta serietà nei confronti dei ragazzi.

Vacanze studio, tutto quello che c'è da sapere

I DATI DELL’UFFICIO STATISTICO NAZIONALE – Parliamo ad esempio di Malta. Nell’arcipelago si puo’ vedere senza problemi la televisione italiana, e nella fattispecie il tg regionale siciliano. Questo puo’ rappresentare un handicap, eppure quando i locali sono alle prese con gli studenti, di qualsiasi nazionalità, non esitano ad esprimersi solo in inglese. Per capire bene il valore di questo business affidiamoci all’ufficio statistico nazionale il quale comunica che nel 2011 c’erano 38 scuole specializzate nell’insegnamento dell’inglese ai 69.247 studenti provenienti da tutta Europa e giunti nell’arcipelago. Queste scuole hanno impiegato 1.287 insegnanti che hanno seguito i giovani per una permanenza media nell’arcipelago di 2,6 settimane.

TREND IN CRESCITA – L’Indipendent invece ci dice che nel 2012 il numero di studenti giunti a Malta è aumentato raggiungendo quota 81.911 unità, con una crescita del 18,1 per cento. I due terzi di loro giungono dall’Italia -in testa alla classifica, dalla Germania, dalla Francia e dalla Spagna.  Del resto, come certifica uno studio del governo maltese datato 2008, il turismo nel periodo giugno – ottobre genera qualcosa come un gettito di 478 milioni di Euro e su 633.000 visitatori, 100.000 sono studenti o persone la cui età non supera i 24 anni.

Vacanze studio, tutto quello che c'è da sapere

L’IMPEGNO DEL GOVERNO – Il settore poi contribuisce al 25 per cento del Prodotto Interno Lordo ed al 27 per cento dell’occupazione nazionale. Da questi numeri si capisce quanto il turismo in generale e quello studentesco in particolare incidano sull’economia nazionale maltese e perché costoro prendono molto sul serio l’affare “vacanze studio”. Il governo ha poi stanziato fondi per ampliare gli spazi turistici nella costa a nord di Valletta, comprendente Pembroke, Sliema e St.Paul, casualmente quelle dove si concentrano la maggior parte degli studenti “clienti” di agenzie di viaggi studio. Tra queste è presente anche l’area di St.Giljan.

UN REPORTAGE DA MALTA – Qui arrivano i ragazzi prossimi alla maggiore età e che quindi, qualora abbiano superato i 18 anni, non sono più sottoposti al controllo diretto dei propri accompagnatori, a parte per quanto riguarda il rispetto del “coprifuoco”, previsto in ogni contratto. Una volta arrivati al centro del villaggio ci si rende conto di cosa significhi per Malta ospitare una media di 5000 studenti al giorno per tutta l’estate: McDonalds, KFC, Pizza Hut, Hard Rock Cafè ed un numero incredibile di locali e di giovani a spasso per le vie della zona. Alcuni inservienti di questi pub distribuiscono volantini nei quali s’invita ad entrare ed acquistare una consumazione per averne un’altra gratuita.

Vacanze studio, tutto quello che c'è da sapere

TRA SVAGO E RISCHI – Non mancano le discoteche, magari gestite dall’agenzia. La spiaggia poi viene presa d’assalto dai ragazzi con i responsabili delle varie aziende che cercano di verificare che non succeda nulla di sconveniente. Poi magari si torna in spiaggia alle 5 del mattino e si vedono coppie di adolescenti appartati protetti dall’asciugamano. Tale promiscuità puo’ portare a dei problemi come nel caso di ragazze andate nel panico per via dell’interruzione del ciclo o nel caso di rapine o di aggressioni. Insomma, il rischio reale è dato dal fatto che i giovani possano perdersi nella situazione imparando poco (o nulla) l’inglese concentrandosi in altre attività, facilitati dal fatto -almeno gli studenti del belpaese- che volendo potrebbero esprimersi in Italiano, anche se i locali faranno di tutto per non rispondere, appunto per salvaguardare i loro affari.

CONDIZIONI FERREE – Per questo motivo le agenzie impongono delle regole ferree da rispettare. Parlavamo ad esempio del coprifuoco. Ogni azienda impone delle regole precise nel vademecum fornito ai genitori. Si tratta di condizioni base del contratto, quindi da rispettare. Alcune di queste prevedono il rimpatrio forzato a carico del genitore qualora il ragazzo si macchi di episodi sconvenienti come fughe notturne, problemi con alcol e stupefacenti reati di varia natura, oltraggio a pubblico ufficiale. Oltre a trattarsi di una vacanza questa è un’occasione formativa e per questo motivo ogni comportamento sopra le righe non verrà tollerato, anche in rispetto della somma spesa dai genitori per regalare un’esperienza proficua ai ragazzi.

Vacanze studio, tutto quello che c'è da sapere

LA NECESSITA’ DI UN IMPEGNO CONCRETO – La fermezza serve anche a proteggersi da eventuali incidenti dettati dall’esuberanza. Per quanto riguarda invece i più piccoli le cose sono decisamente diverse. le classi sono più “ritirate” e località meno esposte. Questo significa che la durata del corso viene usata quasi esclusivamente per l’apprendimento e per il gioco, senza possibilità di secondi fini. Spesso poi gli accompagnatori sono gli stessi insegnanti, ragion per cui è difficile che un alunno a quest’età possa lasciarsi andare “che tanto quella lì chi la vede più tra due settimane?”. Il messaggio è quindi molto chiaro. Le offerte ci sono, la serietà è garantita ma il rischio che l’investimento possa tradursi in un fallimento c’è. Del resto spesso è capitato di assistere a cene per cui un papà, magari in grado di parlare inglese per via del lavoro, ad una domanda semplice rivolta ad un figlio in quella lingua si sia trovato per tutta risposta un sorrisino imbarazzato. Il gioco sta nell’individuare il percorso più azzeccato per il proprio figliolo.

IN VACANZA CON LA FAMIGLIA – Eventualmente, per coloro che ritengono come un controllo “genitoriale” possa essere più efficace, è possibile studiare una vacanza studio per tutta la famiglia. Come spiega “Vitadamamma“, esistono pacchetti particolari che prevedono per i figli dei corsi di lingua in classe mentre i genitori si divertono con escursioni e gite organizzate. Oppure si puo’ frequentare un corso tutti insieme -per coloro che non conoscono la lingua- e poi svagarsi con ciò che offre il paese di destinazione, che potrebbe essere il Regno Unito, la Francia, la spagna o Malta, gettonatissima per quel misto tra tradizione, storia ed “estate” che la rende la regina delle vacanze studio. Ma a pensarci bene, se uno studente andasse in vacanza con la famiglia per imparare l’inglese non sarebbe più una vacanza, no?

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