Il Corsera e il “viaggio” nella patria degli anti-vaccino
06/11/2015 di Redazione
Un “viaggio” a Rimini, nel “covo” del Comilva, la più grande associazione anti-vaccini, nella capitale dei record “negativi” delle stesse vaccinazioni. A raccontare la “crociata” degli obiettori contro i pediatri, tra paure e complottismi, è il Corriere della Sera, con un pezzo di Marco Imarisio. Un tema, quello delle vaccinazioni e della disinformazione, che da mesi è tornato alla ribalta. Con gravi effetti, non ultimo il ritorno di malattie (a causa delle mancate vaccinazioni) che avevamo ormai quasi debellato.
VIAGGIO NEL “COVO” DEGLI ANTI-VACCINI –
Quest’anno, viste le adesioni aumentate attraverso il proselitismo e la propaganda attraverso i social network, l’evento organizzato dall’associazione nella vecchia zona fiera è stato spostato in un albergo del centro della città romagnola. In 67, tra madri e obiettori, si sono radunati per l’incontro, nella città dove la media delle vaccinazioni cala in modo drastico rispetto alla media nazionale. Scrive Imarisio sul Corsera:
«I dati dicono che la media locale è del 9 per cento inferiore al 95% nazionale delle quattro vaccinazioni obbligatorie, difterite, tetano, polio ed epatite B. Con le coperture antimorbillo e antimeningococco va ancora peggio, 77% rispetto al 92 per cento italiano. Comprendendo la vicina Riccione le famiglie che rifiutano il vaccino obbligatorio nel primo anno di vita del neonato sono 291 su un totale regionale di 570 obiettori totali segnalati dalle aziende sanitarie che è già tra i più alti del nostro Paese» E ancora: «Negli ultimi cinque anni Comilva è passata da una adesione marginale a numeri più significativi» spiega Massimo Farneti, responsabile pediatria dell’Ausl Romagna. In assenza di dati ufficiali, che a richiesta non vengono forniti, tocca accontentarsi della pagina Facebook riminese, che può contare su quasi 12.000 «mi piace». «Qui sono ben radicati, hanno la loro unica sede, cavalcano i social network e la presenza di alcuni pediatri che a differenza dei loro colleghi dell’Emilia Romagna non sono favorevoli alle vaccinazioni, organizzano incontri in zona con cadenza settimanale, fanno proselitismo e purtroppo fanno anche danni». Il nome del medico viene evocato in Sala Flaminia come esempio di oscurantismo ufficiale quando viene fissata l’agenda dei prossimi appuntamenti. Sabato tutto esaurito, inutile prenotare. C’è ancora qualche posto per l’incontro del 12 novembre organizzato a Cesena dal Movimento 5 Stelle «allo scopo di mantenere l’equilibrio informativo», si legge.
In sala è Luca Ventaloro, avvocato, a rivolgersi alla platea degli obiettori o aspiranti tali, tra accuse alle Regioni, al ministero, ai genitori che vaccinano i propri figli. Tutto nello sfondo del presunto complotto ai danni degli obiettori e ai loro “diritti” negati:
«Noi contro loro, i media, le Regioni che hanno potere legislativo in materia, le mamme-vaccino altrimenti dette mamme-siringhe «che riempiono i loro figli di metallo solo per essere accettate dalla società», tutti uniti in un grande complotto mirato a negare il diritto all’obiezione. Spesso i toni si fanno plumbei, quasi apocalittici. «Verranno a cercarci casa per casa. Voi non vaccinate? Siete degli untori e i vostri figli saranno ostracizzati, esclusi da scuola. La loro minaccia è questa. Ma non la realizzeranno mai. Siamo la più forte associazione mondiale e ci sostengono in silenzio parlamentari di tutti i partiti», si legge ancora sul Corriere della Sera.
La parola d’ordine è delegittimare i pediatri: «Voi ne sapete più di loro», è il messaggio sbandierato e rivolto alle madri. Per disconoscere l’autorevolezza dei medici. E, di conseguenza, anche le ricerche scientificamente valide. Come quelle che smentiscono, per esempio, qualsiasi legame tra i vaccini contro il morbillo e l’autismo. Al contrario, in sala, le domande del pubblico rivelano – spiega Imarisio – come molte paure delle madri siano basate sul “sentito dire”:
«Una donna all’ottavo mese di gravidanza esprime le sue preoccupazioni per il figlio che nascerà, dice di essere incerta, almeno i quattro obbligatori… Ventaloro la fulmina. «Vaccinare significa mantenere le malattie in circolo. E poi quanto autismo vedi in giro? Non vedi che sono in aumento? Fatti la domanda, datti la risposta». Al momento dei saluti la futura mamma appare rinfrancata. «Grazie mille a tutti voi. Adesso dormo più tranquilla».