Roma, salario accessorio dei vigili: il tavolo tra amministrazione e sindacati
15/01/2015 di Alessio Barbati
Nottata in Campidoglio per vigili urbani e amministrazione comunale. In ballo la trattativa sulla riforma del salario accessorio, un braccio di ferro che dura ormai da un anno e che mercoledì notte ha visto una prima apertura da parte della giunta di Ignazio Marino.
IL SALARIO ACCESSORIO – Sul tavolo la rimodulazione della frazione variabile di busta paga, in poche parole quello che non è fisso e ricorrente, come ad esempio, straordinari, indennità di vestiario, maggiorazioni per festivi e notturni, buoni pasti e turnazione. Nello specifico, il Ministero dell’Economia aveva giudicato irregolari i benefit della polizia di Roma Capitale, obbligando il Comune a riformulare i contratti di 24.000 dipendenti. Provvedimento che non è piaciuto ai caschi bianchi, innestando nel Corpo un sentimento di diffuso malcontento sfociato poi nelle assenze sospette di Capodanno. Ignazio Marino ha promesso che il prossimo 29 gennaio incontrerà personalmente i vigili per la contrattazione.
GLI ACCORDI – Gli accordi di ieri dovrebbero depennare alcuni “extra” già bocciati dal Mef, come quello riguardante la “manutenzione delle uniformi”, salvandone però altri, che saranno ritoccati e vincolati ad obbiettivi specifici. I turni di notte, ad esempio, continueranno ad essere pagati di più, ma non volta per volta: al raggiungimento di un tot di presenze i dipendenti riceveranno un “premio”. Il Messaggero parla anche di un “Bonus per le contravvenzioni” «Più multe stacchi più ti pago – riporta Lorenzo De Cicco sul quotidiano romano – Cambierà anche il gettone per il servizio esterno: non sarà erogato in automatico, come avveniva finora, ma verrà agganciato al conseguimento di alcuni traguardi: per esempio le contravvenzioni, chi ne emette di più riceverà il bonus». Nell’incontro di stanotte si è parlato anche dell’assunzione di 300 nuovi vigili, le cui assunzioni, suddivise su tre anni, potrebbero iniziare nel 2015.
L’INCHIESTA CAPODANNO – L’inchiesta sulla diserzione di gran parte dei vigili nella notte di Capodanno, continua anche a colpi di comunicati stampa tra il senatore Ncd Andrea Augello e il comandante del Corpo Raffaele Clemente. «Il Comando Generale ha comunicato con chiarezza i numeri, sia in termini assoluti che in percentuale. Numeri che sono stati messi a disposizione dagli organi ispettivi – ha spiegato Clemente – Ogni altra ricostruzione è priva di fondamento, compresa quella dell’hacker venuto dal freddo e quella della riunione a casa del sindaco in cui Marino avrebbe usato toni bruschi con me, chiedendomi perfino di trovare al più presto altri cinquanta casi sospetti! Il sindaco non darebbe mai un ordine illegittimo e mai accetterei un simile comportamento». Una ricostruzione dei fatti che non convince Augello «Clemente si smentisce sui numeri – ha detto – Lui stesso in un documento, parla del 60% di assenze sul turno serale. E sull’hacker c’è una schermata del 16 ottobre che avverte del rischio virus».
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